Problemi gastrici fastidiosi? Scopriamo quanto carbone vegetale usare contro il reflusso.
Il carbone vegetale è un toccasana per favorire l’espulsione dell’aria ingerita in eccesso a causa di cattiva alimentazione, allergie o intolleranze alimentari, colite nervosa, stress, ansia e tutta una serie di disturbi gastrointestinali che causano molti fastidi a chi ne è affetto.
Il carbone vegetale è un insieme di fibre vegetali ricavate da piante quali il salice o la betulla, rese porose grazie al processo di pirolisi a cui è stato sottoposto il loro legno e quindi in grado di assorbire l’eccesso d’aria che si è accumulato all’interno del nostro organismo e facilitarne il rilascio con conseguente miglioramento della digestione, riduzione della stitichezza e di tutte quelle sostanze nocive inconsapevolmente accumulate nell’alimentazione.
Quanto carbone vegetale usare contro il reflusso?
La dose giornaliera consigliata è di sei o sette compresse da assumere con un bicchiere d’acqua, o un numero equivalente di cucchiaini di carbone in polvere da sciogliere sempre in acqua, ma nel caso specifico del reflusso è consigliabile associare l’assunzione del carbone con una dieta a base di finocchio ed anice, alimenti in grado di ridurre la fermentazione addominale facilitando la digestione e quindi di combattere il gonfiore addominale.
Nel caso si stia seguendo una terapia antibiotica è bene evitare di assumerlo, o di farlo a tre o quattro ore di distanza dalla somministrazione del medicinale, perché l’uso di un integratore come il carbone vegetale potrebbe interferire con i principi attivi dell’antibiotico, stessa cosa per quanto riguarda la pillola anticoncezionale, della quale potrebbe sensibilmente ridurre l’efficacia, quindi attenzione.