Quali sono i film di Fabio De Luigi?

Quali sono i film di Fabio De Luigi?

Dalla Gialappa’s al dessert

Quali sono i film di Fabio De Luigi? Da attore, molti. Da regista uno solo. E’ recente infatti la prova da regista dell’attore comico romagnolo, attualmente nelle sale con il suo “Tiramisù”.

Comicità all’italiana

De Luigi ha cominciato la sua carriera in televisione, militando per diverso tempo tra gli ospiti fissi della Gialappa’s Band in programmi di grande successo come i vari “Mai dire…”. Punta di diamante di “Mai dire Grande Fratello 2” insieme a Paola Cortellesi e al Mago Forrest ha dato vita a quegli anni ai suoi personaggi più riusciti, tra cui l’indimenticabile cantante Olmo, il malaticcio pagliaccio Baraldi e il geniale Medioman, supereroe col potere della mediocrità, ispirato appunto a uno dei concorrenti che all’epoca abitavano la casa del Grande Fratello.

Quali sono i film di Fabio De Luigi?

Presente con costanza nei vari “Natale a New York”, “Natale a Rio”, “Natale  in crociera”, vanta anche ruoli da protagonista. Il primo nel 2004 in “Ogni volta che te ne vai”, nel 2009 in “Gli amici del bar Margherita” di Pupi Avati e nel 2010 in “Happy Family” di Gabriele Salvadores e in “Maschi contro femmine” di Fausto Brizzi.
Nel 2011 muove i primi passi verso la regia, collaborando in qualità di co-sceneggiatore e co-scrittore del soggetto al film di Alessandro Genovesi “La peggior settimana della mia vita”, di cui De Luigi è anche protagonista. “Il peggior Natale della mia vita” del 2012 è continuazione del successo del film dell’anno prima.
Tra il 2013 e il 2014 passa da una donna all’altra, recitando in “Aspirante Vedovo”, in cui tenta di far fuori sua moglie, una grandiosa Luciana Littizzetto e in “Una donna per amica” che lo vede al fianco di Laetitia Casta.
La seconda metà del 2015 invece lo vede impegnato nelle riprese di “Tiramisù”, uscito nelle sale a fine febbraio 2016, prodotto dalla Colorado Film. Commedia dolceamara sulla vita insoddisfacente di un rappresentante di prodotti farmaceutici, prende il titolo dal dolce che il protagonista dimentica nello studio di un medico. Da quel tiramisù partirà una girandola di piccole e grandi occasioni che porteranno Antonio ad ottenere il successo che inseguiva inutilmente da anni. Spettatrice sbigottita del cambiamento di suo marito è Aurora, autrice di quel provvidenziale tiramisù e che ha trasformato il mite Antonio in uno spietato arrivista. Si tratterà allora di scegliere tra il successo e la coerenza con se stessi, in una riflessione comicamente profonda sulla società contemporanea.