Nostro figlio prende il cortisone? Quali sono allora gli effetti collaterali di tale medicina su bambini e neonati?
Le terapie cortisoniche possono avere effetti collaterali, che devono essere tenuti sotto controllo, ovviamente.
Quali sono? L’aumento di peso, principalmente. Si chiama “aspetto cushingoide” quando dopo sei-diciotto mesi di terapia il corpo si deforma a causa della deposizione di tessuto sul viso e sull’addome.
E’ la causa dell’insulino-resistenza e di alterazioni del metabolismo glucidico. Questo è rischioso, in quanto può altresì provocare la comparsa di diabete di tipo 2. Capita anche l’aumento della massa muscolare, ma nei bambini questo effetto collaterale è esiguo.
Se il trattamento è di breve durata, è possibile che compaiano irritabilità o depressione. A volte, anche un’eccessiva crescita di peli: il cosiddetto irsutismo. E ancora: ipertensione arteriosa, sanguinamenti gastrointestinali e acne.
Le ulcere o il glucosio nelle urine sono meglio tollerati dai bambini, che dagli adulti. Spesso, però, i bambini presentano un’inibizione della crescita, riduzione della statura e ritardo della maturazione scheletrica. A questo proposito, diminuisce la mineralizzazione ossea.
Si deve quindi sempre controllare la pressione arteriosa e la glicemia, oltre che la suddetta mineralizzazione ossea. In questo caso è preferibile affidarsi ad un medico competente, che sappia seguire il caso di ciascun bambino con attenzione.