Puntura di medusa: cosa fare? Quali sono i migliori rimedi? In quanto tempo sparisce il fastidio? Ecco tutte le risposte!
Uno dei rischi e dei problemi più frequenti in acque molto pulite (e non solo), sono le meduse, animali per lo più di colore trasparente. A volte può essere davvero difficile rendersi conto della loro presenza in mare; e se veniamo accidentalmente colpiti dai loro tentacoli è necessario compiere alcune operazioni per ridurre il fastidio e per diminuire i tempi degli effetti negativi delle tossine. La prima regola in caso di puntura di medusa è evitare di agitarsi, per non aumentare la velocità di propagazione delle tossine. Ecco tutto quello che c’è da sapere!
Puntura di medusa: cosa fare?
Se una medusa vi ha punto, iniziate ad uscire dall’acqua – facendovi anche aiutare se necessario. Se ci sono parti della medusa rimaste attaccate, è necessario toglierle in fretta e con attenzione.
Se non avete medicamenti con voi, cercate un luogo al riparo dal sole e lavate la parte interessata con acqua di mare in modo da provare a diluire la sostanza urticante che non è ancora stata assorbita.
In commercio, esistono diverse pomate medicinali: il gel astringente al cloruro di alluminio lenisce e calma la diffusione delle tossine, tuttavia molto spesso non la portiamo con noi in spiaggia. In alternativa, anche quelle al cortisone funzionano, ma richiedono circa mezz’ora di tempo per mettersi in azione.
Punture di medusa: i rimedi naturali
Se invece volete optare per dei rimedi naturali, sono da provare gli impacchi di bicarbonato e acqua di mare, che dovrebbero lenire il fastidio nell’immediato.
In alternativa si può portare con sé e usare all’occorrenza una bottiglietta con una soluzione mischiata di olio essenziale tea tree e olio essenziale di lavanda.
Cosa non fare in caso di morso di medusa
Evitate l’acqua dolce che rende il processo di propagazione più rapido.
I raggi del sole, invece, creano macchie scure difficili da eliminare e aumentano il senso di prurito. Tenete conto che la zona colpita dovrà essere coperta e protetta dai raggi del sole per tutta la durata della vacanza, se evitare che si formino delle macchie permanenti.
Da piccoli i nonni ci hanno insegnato a “farci la pipì sopra”, ma non provateci: l’urina è stata dichiarata inutile, oltre che poco igienica. Non sarebbero comprovate infatti le sue presunte qualità antinfiammatorie e curative. Non ci sarebbe alcun reale giovamento perchè la temperatura dell’ammoniaca dovrebbe essere ben più alta.
Evitate ad ogni costo di utilizzare questo metodo perchè potrebbe aumentare l’infiammazione.
L’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma sconsiglia anche limone, aceto, alcool e ammoniaca come rimedi naturali, che provocherebbero più danni che benefici.
Puntura di medusa: quanto dura il fastidio?
I principali sintomi in caso di puntura sono un forte senso di prurito, bruciore e dolore, causato da cellule urticanti situate sui tentacoli dell’animale, che sprigionano tre proteine urticanti, paralizzanti e neurotossiche. Subito dopo appariranno di piccoli rigonfiamenti, o ponfi. Dopo circa 15 minuti, il bruciore inizia ad attenuarsi, ma il prurito si intensifica.
L’effetto è simile a un’ustione, ma con la puntura di medusa il prurito dopo una settimana non dovrebbe più darci fastidio. Può durare poche ore o dei giorni: effetti e sintomi variano da tipo di medusa e pelle della persona colpita (soprattutto se si tratta di un bambino). Si possono verificare casi più pericolosi e preoccupanti di shock anafilattico: in tal caso non esitate a contattare uno specialista che vi proponga la cura più specifica ed adatta al vostro caso e, se necessario, recatevi immediatamente presso la guardia medica (o in pronto soccorso).
Un eventuale peggioramento può essere dovuto ad allergie o ad un tipo particolare di medusa: rivolgetevi subito a medici e specialisti per evitare ulteriori fastidi o problemi.
Se vi tenete lontani dalla luce del sole e applicate gli impacchi e le pomate, anche la macchia e il segno tendono a scomparire.
Se la puntura di medusa dopo una settimana non è ancora guarita dopo che l’avete trattata con dei rimedi, allora è bene contattare il vostro medico di fiducia.
Come tenere lontane le meduse?
– La cosa migliore se le vediamo in mare, se sono vicine alla riva e se c’è molto vento è…evitare di fare il bagno.
– Informarsi. Chiedete a bagnini, turisti regolari e gente del posto se in quelle spiagge ci sono meduse. Attenzione anche ai cartelli che annunciano il pericolo di meduse. Se siete in dubbio non allontanatevi mai troppo dal guardaspiaggia, che potrà soccorrervi in caso di necessità .
– Portate sempre con voi un piccolo kit d’emergenza con gel astringente al cloruro di alluminio o pomata al cortisone: vi sarà utile in caso di puntura di meduse.
– Lozioni protettive, che negli ultimi anni hanno guadagnato grande popolarità : le trovate in farmacia o nei negozi specializzati.
– Copritevi. Se indossate una muta il danno sarà sicuramente minore.