Psittacosi: causa, sintomi e cura della malattia del pappagallo

Psittacosi: causa, sintomi e cura della malattia del pappagallo

La psittacosi preoccupa l’Europa: dal 2023 ci sono stati solo 5 decessi, ma la situazione potrebbe cambiare. Vediamo cause, sintomi e cura.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha comunicato che la psittacosi, nota come malattia del pappagallo, si è manifestata in diversi Paesi europei. Al momento la situazione è sotto controllo, ma vale la pena dare uno sguardo alle causi, ai sintomi e alla cura della patologia.

Psittacosi: cause e sintomi della malattia del pappagallo

In Europa si sono registrati alcuni casi di psittacosi, un’infezione batterica che riguarda i volatili. La malattia del pappagallo è stata rilevata per la prima volta in UE nel 2023 e, ad oggi, ha portato a cinque decessi. La causa di questa patologia, che si rivela mortale solo in rari casi, è da rintracciare dai batteri appartenenti alla famiglia delle Chlamydia. Ad essere portatori sono soprattutto una varietà di uccelli selvatici, da compagnia e pollame.

La psittacosi non si manifesta in modo evidente negli animali infetti. Questi ultimi eliminano i batteri tramite le feci o la respirazione ed è proprio entrando in contatto con questi due ‘elementi’ che gli esseri umani possono contrarre la malattia. L’epidemiologo Massimo Ciccozzi, raggiunto da Fortune Italia, ha spiegato: “Il batterio si trova nei pappagallini e nei volatili in generale, tra cui tacchini, piccioni e anatre. Quando si pulisce la gabbia dalle feci, si inala polvere e così si rischia il contagio. Un pericolo anche per chi alleva questi uccelli, o li cura, come i veterinari“.

I sintomi della psittacosi negli umani si manifestano da cinque a 14 giorni dopo l’esposizione a un uccello malato. I disturbi più comuni sono: febbre, brividi, dolori muscolari, cefalea e tosse secca con abbondante espettorato di muco.

Psittacosi: cura della malattia e avvertimenti

L’uomo contrae la psittacosi inalando la polvere proveniente dalle secrezioni di un uccello infetto (o con morso/contatto bocca-becco). Raramente c”è il contagio da persona malata a persona sana, mentre è escluso, quello tramite la carne contaminata. Nella maggior parte dei casi, l’infezione causata dalla malattia del pappagallo si cura con gli antibiotici e non lascia complicazioni.

Alcuni pazienti, però, possono presentare quadri clinici gravi, che necessitano il ricovero ospedaliero. Le conseguenze più comuni della psittacosi sono: polmonite, endocardite, epatite, infiammazione dei nervi o del cervello con problemi neurologici. Ribadiamo che la malattia è raramente mortale.