Vi presentiamo una raccolta dei proverbi valdostani più famosi, in dialetto con relativa traduzione o spiegazione in italiano.

Il dialetto della Valle d’Aosta, così come accade in tutte le altre regioni italiane, è comprensibile soltanto agli abitanti. Vi presentiamo una raccolta dei proverbi valdostani più famosi, con relativa spiegazione o traduzione in italiano.

I proverbi valdostani più famosi

La Valle d’Aosta è la regione più piccola d’Italia, ma questo non significa che sia povera di bellezze, anzi. Dai castelli fiabeschi alle vette più alte delle Alpi, passando per le sue meravigliose valli verdi e i borghi: non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ad accompagnare questi splendidi paesaggi, una eccellente offerta gastronomica e affascinanti tradizioni popolari. Se dovesse capitarvi di passeggiare per Aosta, Bard o altre località, vi potrebbe accadere di sentire gli abitanti pronunciare alcuni dei proverbi valdostani più famosi.

Ovviamente, il dialetto, specialmente se pronunciato velocemente, è incomprensibile per quanti non sono nati nella Regione. E’ per questo che abbiamo preparato una raccolta di detti popolari con traduzione in italiano:

  • Quan Tsalende l’est lo Delun, de tré bou n’in fat teioère un. (Quando Natale è di lunedì, di tre buoi bisogna ammazzarne uno).
  • Un sou épargné eat un sou gagné. (Un soldo risparmiato è un soldo guadagnato)
  • Desot l’eve la fan, desot la neilo pan. (Sotto la pioggia la fame, sotto la neve il pane)
  • Quan la rosà reste gran ten su l’erba l’est segno de be ten. (Quando la rugiada rimane a lungo sull’erba è segno di bel tempo)
  • Quan le sadzo son venu lon, vindret bie de nei l’iver. (Quando i salici sono cresciuti molto, nevicherà molto in inverno)
  • La vigne sur le coteau, le blé dans le fossé. (La vite sulla collina, il grano al piano)
  • Si février est sec et beau garde du foin pour les chevaux. (Se febbraio è asciutto e bello tieni da parte del fieno per i cavalli)
  • Lo dzor de la Madeleina l’olagna l’est pleina. (Il giorno della Maddalena la nocciola è piena)
  • Der Heilige Joseph hat weissen Bard. (San Giuseppe ha la barba bianca)
  • A Sainte Croé, vagne ton ordzo, a Saint Gotard l’est dza tro tard. (A Santa Croce semina l’orzo, a San Gottardo è già troppo tardi)
  • Mars aride, avril humide. (Marzo arido, aprile umido)
  • De Saint Paul la claire journée nous dénote une bonne année. (A San Paolo una giornata chiara annuncia un anno buono)
  • Se feit douce a Tsalende, le tsandeile i tet a Paque. (Se il tempo è mite a Natale, candele di ghiaccio sui tetti a Pasqua)
  • Quan le vatse isòlon, lo ten tsandze. (Quando le mucche scappano di corsa alzando la coda il tempo cambia)
  • Crendre ni ven, ni bise. (Non temere né vento né tramontana)
  • Chaleur de Mai verdit la haie. (Il caldo di maggio rinverdisce la siepe)
  • Sainte Catherine amène toujours la vouetine. (Santa Caterina porta sempre la neve)
  • S’il pleut à Saint Denis, tout l’hiver aura de la pluie. (Se piove a San Dionigi per tutto l’inverno ci sarà pioggia)
  • Beau temps vers Saint Jean blés et vins abondants. (Bel tempo a San Giovanni frumento e vini abbondanti)
  • Qui prend garde de chaque nuage ne fait jamais voyage. (Chi si preoccupa di ogni nuvola non viaggia mai)
  • Fromage, poire, et pain, repas de vilain. (Formaggio, pera e pane, cibo del villano)
  • Qui l’at pi de fi, fei pi de teila. (Chi non ha più filo, non fa più tela )
  • Fat pa adzeubé la fan avoue la sei. (Non bisogna aggiungere la fame alla sete)
  • Oeuf d’une heure, pain d’un jour, vin d’un an. (Uovo di un’ora, pane di un giorno, vino di un anno)
  • L’est gramo lo caporal que pense pà a venir general. (E’ triste il caporale che non pensa a diventare generale)
  • Pan pretà, pan rendu. (Pane prestato, pane restituito)
  • Se te voù vivre lontén, Dina peu et soupe incò moins. (Se vuoi vivere a lungo, pranza poco e cena ancora di meno)
  • Quan lo vin l’est terrià te fat beire. (Quando il vino è spillato lo devi bere).
Valle D'Aosta Monterosa

Proverbi valdostani per ogni circostanza

Il dialetto può variare in base alla zona della Valle d’Aosta in cui vi trovate, ma il significato resta invariato. Di seguito, vi presentiamo un’altra selezione dei proverbi valdostani più famosi:

  • Qui vat plan, vat san. (Chi va piano, va sano)
  • Qui a l’infer neit, in paradì semble. (Chi nasce all’inferno si crede in paradiso)
  • Nebbia que reste in l’air baile bà d’ève. (Nebbia che resta nell’aria porta giù in basso della pioggia)
  • Rouges muages à l’aurore de la pluie encore. (Nuvole rosse all’aurora pioggia ancora)
  • Fat ren demandé et ren refeusé. (Non bisogna domandare niente e nemmeno rifiutare niente)
  • Pà de fin sensa fouà. (Niente fumo senza fuoco)
  • Si la marmotte siffle avec insistance dans l’après-midi, il pleuvra dans les vingt-quatre heures. (Se la marmotta fischia insistentemente al pomeriggio pioverà nelle ventiquattro ore successive)
  • Grenouille qui saute le soir fait mauvais temps prévoir. (Rana che salta alla sera annuncia cattivo tempo)
  • Quan lo tsin dzarate la terra marque lo be ten. (Quando il cane scava nella terra con le zampe è segno di bel tempo)
  • A Santa Lucia lo pa de la fourmia. (A Santa Lucia il passo della formica)
  • S’il pleut le jour de Saint Pierre la vinée est réduite au tiers. (Se piove il giorno di San Pietro la quantità di vino è ridotta a un terzo)
  • Sobre à la table, santé durable. (Parco a tavola, salute durevole)
  • Jamais rivière ne devient grande sans qu’il y entre de l’eau trouble. (Mai un fiume diventa grande senza che vi entri acqua torbida)
  • Un ommo sensa ardzen l’est un laou ensa den. (Un uomo senza soldi è un lupo senza denti)
  • Quan in predze di laou, lo laou arreuve. (Quando si parla del lupo, il lupo arriva)
  • Fére di bien a un vilén i Bondzeu feit onto. (A fare del bene a un villano fa vergogna al Buon Dio)
  • Quan lo vin l’est terrià, te fat beire. (Quando il vino è spillato, bisogna berlo)
  • Fat pa dzeudzé l’arbro a la rutse. (Non bisogna giudicare l’albero dalla corteccia)
  • I ten de l’Aven,plodze et ven. (Nel tempo dell’Avvento, pioggia e vento)
  • Y a tré bague que lo Dziablo pout pà comprendre: la sei di favro, la fan di magnein, et le malisse di fenne. (Ci sono tre cose che il Diavolo non riesce a comprendere: la sete dei fabbri, la fame degli stagnini e la malizia delle donne)
  • Travail bien invionnà l’est metsà travonnà. (Lavoro ben iniziato è mezzo terminato)
  • Qui n’a suffisance, il n’a rien. (Chi non ha a sufficienza, non ha niente)
  • Morgen root, Abend Koth. (Rosso alla mattina, ci sarà fango alla sera)
  • Grama erba creit pertot. (L’erba grama cresce dappertutto)
  • En Mars, quan troune tsacun s’étonne. (In marzo quando tuona ognuno si stupisce)
  • La dzelenna deit pà tsanté devan lo pou. (La gallina non deve cantare davanti al gallo)
  • Ten blan moille lo mètre i tsan. (Tempo bianco bagna il padrone nei campi)
  • Il y a toujours champ pour faire glane. (C’è sempre un campo per lavorare)
  • Fenna saye reste a meison. (La donna saggia resta a casa).
  • Quan tone devan que ploure, ren de plodze. (Se tuona prima di piovere, non ci sarà nessuna pioggia)
  • Le gnoule dévallon; van tsertsé la plodze. (Le nuvole che cambiano vallata vanno a cercare la pioggia)
  • Nebbia que reste in l’air baille bà d’éve. (Nebbia che resta nell’aria, porta la pioggia in basso)
  • Se feit solei lo dzor de Saint Ors, l’hiver dure incò quarenta dzor. (Se il tempo è bello il giorno di S.Orso, l’inverno dura ancora quaranta giorni)

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ultimo aggiornamento: 18 Luglio 2024 18:24


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