Vai al contenuto

Svolta in Vaticano: al prossimo Sinodo voteranno anche le donne

Papa Francesco

Cambiamento epocale in Vaticano: papa Francesco ha deciso di far votare al prossimo Sinodo dei vescovi anche i laici, comprese le donne.

Tempo di grandi cambiamenti in tutto il mondo. Anche in Vaticano. In queste ore è stata annunciata una svolta davvero epocale. Al prossimo Sinodo dei vescovi potranno votare anche i laici. Donne comprese. Una piccola rivoluzione decisamente al passo coi tempi. La prossima Assemblea generale, programmata per il mese di ottobre, vedrà la partecipazione anche di laici e laiche, di cui almeno la metà dovrà essere di sesso femminile. Lo ha deciso lo stesso Papa Francesco, che sceglierà in prima persona i rappresentanti del mondo cattolico che avranno questo onore, individuate tra le conferenze episcopali di tutto il mondo.

Il Vaticano si apre alle donne

La novità, davvero clamorosa in un mondo piuttosto conservatore come quello della Chiesa cattolica, è stata approvata dal Pontefice lo scorso 17 aprile. Un’apertura verso le donne che segna una linea di continuità nel pontificato di Francesco, che già nel 2021 aveva permesso a una donna, la prima in assoluto, di diventare sottosegretario del Sinodo. Un onore che andò a suon Nathalie Becquart, vera e propria pioniera di questa nuova frontiera che permetterà adesso a 41 donne di votare nel Sinodo, su 370 votanti totali. Una percentuale ancora bassa, ma non più irrisoria.

Papa Francesco
Papa Francesco

Si tratta, d’altronde, di una risposta importante e necessaria a una richiesta che si era fatta pressante, negli ultimi anni, tra le conferenze episcopali di tutto il mondo. Da ogni angolo del pianeta era infatti arrivato un appello per permettere alle donne cattoliche di essere valorizzate e considerate con la stessa dignità degli uomini nel Popolo di Dio. Una richiesta che finalmente è stata finalmente accolta con un comunicato ufficiale pubblicato dalla Segreteria generale del Sinodo: “Una scelta che si pone in continuità con la progressiva appropriazione della dimensione sinodale costitutiva della Chiesa”.

Cos’è il Sinodo dei vescovi

Il Sinodo (parola di derivazione greca che significa “camminare insieme”) è un’istituzione permanente che fa parte del Collegio episcopale della Chiesa cattolica. Istituito per la prima volta nel 1965 da Paolo VI, si pone come un’assemblea che coinvolge i rappresentanti dell’episcopato cattolico di tutto il mondo- L’obiettivo? Aiutare il pontefice nel governo della Chiesa.

Regolamentato dal Codice di diritto canonico, viene convocato in assemblea generale ordinaria con cadenza periodica, ogni tre anni. Può essere convocato anche in assemblea generale straordinaria solo per discutere di questioni urgente, e in assemblea speciale per discutere di questioni relative a una determinata area del mondo. Non ha facoltà deliberativa, ma esprime pareri e voti in forma consultiva. In altre parole, si tratta di un’assemblea che supporta il Pontefice nelle proprie scelte. Un’esperienza ecclesiastica e spirituale che vuole dare parola a tutti, attraverso i rappresentanti dei cattolici di tutto il mondo. Un diritto di parola che può essere decisivo per scelte importanti per la comunità cattolica.

Riproduzione riservata © 2024 - DG

ultimo aggiornamento: 28 Aprile 2023 12:33

L’università si proietta verso il futuro: cinque cose da sapere per fare la scelta giusta