Pro e contro della sua assunzione
Pochi sanno che la propoli non è altro che la barriera protettiva dell’alveare, per proteggerlo da funghi e batteri esterni. Le api stesse la producono, mischiando resina degli alberi a enzimi naturali, polline e cera. Per questo, la propoli ha proprietà antibatteriche e antimicotiche e stimola le difese immunitarie dell’organismo. Combatte in tal modo il raffreddore e i malanni stagionali. Ma si può assumere tranquillamente propoli in gravidanza?
Possibili effetti
In generale, è ancora difficile capire in che modo le sostanze vegetali penetrino attraverso la placenta. Quindi, per precauzione, si sconsiglia di assumere prodotti di erboristeria soprattutto durante il primo trimestre. Per quanto riguarda la propoli, il rischio è dato dagli oli essenziali e alcaloidi che potrebbero essere tossici per il feto. I bioflavonoidi antiossidanti, inoltre, potrebbero creare alterazioni cromosomiche, ma è solo un sospetto. Le resine delle piante raccolte dalle api, poi, sono cariche di allergeni potenzialmente dannosi. Per tutti questi motivi, nel 2002, il Ministero della salute ha obbligato ad apporre la dicitura “Non assumere durante la gravidanza”.
Prodotti a base di propoli in gravidanza
Il rischio maggiore è dato da quei prodotti a base di propoli che però contengono anche altre sostanze. Gli spray per esempio hanno anche l’alcol. Si consiglia quindi di cercare la propoli non trattata, se proprio la si vuole assumere. Contro raffreddore, mal di gola e altro, comunque, ci sono alternative naturali perfettamente valide come i semi di pompelmo e l’echinacea. Un ultimo rischio dato dall’assunzione di propoli in gravidanza è l’allergia, perchè il sistema immunitario è indebolito. Anche una donna che non ha mai avuto problemi può avere reazioni allergiche, sia in gravidanza che durante l’allattamento. In generale, si consiglia di leggere il foglio illustrativo alla voce “Assunzione in gravidanza” per avere tutte le risposte necessarie.