Filippo ancora in ospedale: la rivelazione di William

Filippo ancora in ospedale: la rivelazione di William

Dopo il ricovero precauzionale del Principe Filippo suo nipote, il Principe William, avrebbe offerto rassicurazioni sulle sue condizioni di salute.

Il 17 febbraio, a causa di un malore improvviso, il marito della Regina Elisabetta (il Principe Filippo, duca di Edimburgo) è stato ricoverato in via precauzionale all’ospedale King Edward VII di Londra. Suo nipote, il Principe William, si sarebbe recato a fargli visita all’ospedale e a quanto riporta la BBC avrebbe offerto rassicurazioni sulle condizioni di salute del duca.

Il Principe William: le condizioni del Principe Filippo

Dopo la visita del Principe Carlo (che avrebbe lasciato l’ospedale visibilmente provato) il Principe William, futuro erede al trono d’Inghilterra, avrebbe offerto rassicurazioni sulle condizioni di salute di suo nonno, il Principe Filippo.

Principe William

Il suo ricovero era stato effettuato in via precauzionale il 17 febbraio a seguito di un non meglio precisato malore, e a seguire i canali ufficiali della Corona avevano fatto sapere che il Principe Filippo era entrato in ospedale sulle proprie gambe e che il suo umore sarebbe stato positivo. La Regina non ha abbandonato i propri impegni ufficiali nonostante il ricovero del marito. Fin dalle prime ore dal ricovero del duca di Edimburgo è stata smentita l’ipotesi di un suo contagio da Covid-19. Lui e la Regina Elisabetta si sono sottoposti al vaccino alcuni mesi fa.

Le indiscrezioni sull’isolamento di Harry

Mentre William ha già fatto visita al nonno, secondo indiscrezioni suo fratello Harry – negli Stati Uniti insieme a sua moglie Meghan Markle – si sarebbe messo in auto-isolamento in previsione di un possibile viaggio nel Regno Unito (qualora le condizioni del duca di Edimburgo fossero peggiorate). Al momento il Principe Filippo sarebbe ancora in ospedale e non è chiaro quando potrà tornare al Castello di Windsor, dove lui e la Regina Elisabetta hanno trascorso la quarantena per l’emergenza Coronavirus.