Principe Harry: il tribunale lo lascia senza scorta. La rabbia del duca di Sussex

Principe Harry: il tribunale lo lascia senza scorta. La rabbia del duca di Sussex

Il principe Harry non ha preso bene la decisione del tribunale che ha stabilito che il duca di Sussex non avrà diritto ad una scorta durante le sue visite nel Regno Unito.

I duchi di Sussex, il principe Harry e la moglie Meghan Markle, non avranno diritto ad una scorta durante le loro visite nel Regno Unito. Questo è quanto stabilito dalla recente decisione giudiziaria giunta al termine della causa intentata dal principe verso il Ministero degli Interni britannico.

Il principe, però, non ha accolto bene la notizia, tanto da richiedere l’identificazione del funzionario governativo che ha decretato tale decisione. Harry, infatti, teme per la sua incolumità e quella della sua famiglia quando fa ritorno in Gran Bretagna.

Principe Harry: “Vorrei il nome di quella persona”

Dopo aver contestato la decisione del governo di non offrirgli lo stesso grado di sicurezza di cui godevano Harry e Meghan prima di rinunciare ai ruoli reali, il principe aveva annunciato di fare ricorso.

Principe Harry e Meghan Markle

Ma in seguito alla sentenza il principe avrebbe dichiarato: “Vorrei il nome di quella persona“. Gli avvocati che hanno seguito il caso hanno dichiarato che il Regno Unito dispone di risorse pubbliche limitate e, di conseguenza, che la protezione di polizia dovrebbe essere riservata a quei soggetti che agiscono nell’interesse dello Stato.

Il principe Harry non potrà pagare la polizia per ottenere protezione

Non solo il principe non avrà diritto ad una scorta, ma in più non potrà pagare di tasca sua la polizia per ricevere protezione durante le sue visite pubbliche. Infatti, l’anno scorso era stata rigettata la richiesta fatta dal duca di Sussex di pagare personalmente la protezione della polizia.

Tuttavia, i duchi continueranno a godere della protezione della polizia ma con disposizioni su misura. Queste verranno stabilite di volta in volta, come chiarito dai legali del ministero.