Prince: saltano fuori nuovi allarmanti dettagli sulla morte del re del pop

Prince: saltano fuori nuovi allarmanti dettagli sulla morte del re del pop

Si è riaperto il giallo sulla morte di Prince: sarebbero stati trovati in casa del re del pop dei farmaci oppiacei contraffatti

La morte di Prince ha sconvolti molti cuori e molte generazioni. A molti farà ancora meno piacere sapere cosa si potrebbe nascondere dietro alla sua morte. A casa del re del pop sarebbero state trovate molte pillole di fentanyl, il farmaco che lo ha ucciso. Il problema è che queste ultime si troverebbero in confezioni di aspirina e vitamina C. E’ quanto avrebbe rivelato uno degli investigatori rimasto anonimo al Minneapolis Star Tribune. Non pochi allora avrebbero iniziato a dubitare. L’autopsia ha accertato che la popstar è stata uccisa dall’oppioide 50 volte più potente dell’eroina, il fentanyl, ma ora nuovi dubbi emergono.

A casa sua pare ci fosse una piccola farmacia di farmaci contraffatti

A Paisley Park, dove il cantante abitava, sarebbe stata trovata una specie di piccola farmacia di pillole contraffatte. Tutte contenenti il fentanyl o altri oppiacei.

Circa due decine di pastiglie contenenti oppiacei pare si trovassero in una bottiglia di un farmaco anti infiammatorio, falsamente etichettate come Watson 385.

Prince portava spesso con sé una valigetta con dentro asprine e vitamine. Tuttavia nel flacone di vitamina C e aspirine ci sarebbero state oltre 60 pastiglie contraffatte, alcune contenenti fentanyl, lidocaina e U-4770, una droga sintetica più potente della morfina.

dall’autopsia emerge che livelli di fentanyl presenti nel suo corpo erano sufficientemente tossici per causarne la morte. Nei test precedenti il decesso, tuttavia, non era stata trovata traccia di questa sostanza, secondo gli investigatori.

Un’affermazione che ci porta a pensare che non stesse abusando da lungo tempo di questa sostanza, ma che ne assunse la dose fatale solo 24 ore prima di morire.

Un medico, il dott. Michael Todd Schulenberg, lo visitò il giorno prima del suo decesso, avvenuto il 21 aprile. Agli investigatori avrebbe riferito che aveva ordinato dei test per il cantante e gli aveva prescritto delle medicine.

In sostanza il 57enne, non aveva alcun tipo di prescrizione per il Fentanyl che lo ha ucciso. I dubbi continuano a moltiplicarsi.