Prevenire le allergie primaverili: un vaccino che migliora la vita degli allergici

Prevenire le allergie primaverili: un vaccino che migliora la vita degli allergici

E’ possibile evitare le congestioni provocate dai pollini?

Prevenire le allergie primaverili è parzialmente possibile attraverso l’adozione di uno stile di vita sano e di abitudini intelligenti, ma il vaccino rimane l’unico mezzo sicuro.

Le abitudini che alleviano i sintomi dell’allergia primaverile

I soggetti allergici soffrono dei sintomi dell’allergia anche molto dopo l’esposizione diretta agli allergeni. Esistono delle buone abitudini in grado di limitare il contatto tra il paziente e gli allergeni.

Indossare occhiali da sole avvolgenti per limitare il contatto tra gli allergeni e gli occhi, cambiare i vestiti, fare la doccia e lavare i capelli non appena possibile per evitare di rimanere a contatto con gli allergeni rimasti impigliati nei capelli e negli abiti. Spalmare le narici di vasellina è un sistema efficace per limitare le quantità di pollini in grado di entrare nelle vie respiratorie. Viaggiare attraverso zone con grosse concentrazioni di pollini con i finestrini della macchina chiusi è fondamentale durante lunghi viaggi in auto.

Come prevenire le allergie primaverili, soprattutto a beneficio dei casi più gravi

Le reazioni allergiche possono avere livelli di gravità molto differenti. Per questo motivo non tutte possono essere controllate attraverso la periodica somministrazione di farmaci.

Coloro che manifestano sintomi particolarmente gravi, addirittura invalidanti, possono ricorrere alla vaccinazione. Le informazioni necessarie possono essere ottenute in farmacia o semplicemente presso il medico di base.

La vaccinazione è finalizzata a limitare le risposte del sistema immunitario agli allergeni, diminuendo la gravità della sintomatologia.

Come per ogni vaccino, l’immunizzazione del paziente avviene attraverso la somministrazione di piccolissime quantità di allergene (specifico a seconda del paziente) a intervalli determinati e per un lungo periodo in maniera che il corpo sviluppi delle difese immunitarie efficienti senza rilasciare quegli eccessi di istamina che provocano gonfiore agli occhi e alle mucose, produzione eccessive di muchi gli altri effetti che i soggetti allergici ben conoscono.

Possono essere vaccinati i bambini maggiori di 6 anni e non può essere eseguita su donne in stato di gravidanza per non provocare ipersensibilità al feto.

Non esistono attualmente vaccini efficaci per le allergie e le intolleranze alimentari.

Non è possibile vaccinare coloro che sono poliallergici, che cioè sviluppino reazioni a contatto con un gran numero di allergeni.

I vaccini sono fondamentali per migliorare la vita di coloro che soffrano di allergie perenni ad elementi non stagionali, come agli acari della polvere o ai peli di animale.