Frutta e verdura cruda, idratazione e movimento
Pressione bassa al cambio di stagione: i rimedi più efficaci sono un’alimentazione adeguata e una buona idratazione.
La pressione varia al cambio di stagione?
Chi soffre in maniera congenita di pressione bassa soffre in maniera particolare al cambio di stagione tra l’inverno e la primavera. L’aumento della pressione atmosferica a cui si associano le temperature più alte, infatti, hanno come conseguenza l’abbassamento della pressione sanguigna in soggetti predisposti a questo disturbo.
Durante il passaggio dalla stagione calda a quella fredda questo fenomeno si verifica più di rado, ma comunque si propone a causa del senso di stanchezza e spossatezza che accompagna l’inizio dell’autunno.
L’oscillazione continua delle temperature, la progressiva diminuzione delle ore di luce e lo stress a cui si va incontro da Settembre in poi sono le cause più dirette di astenia diffusa, sonnolenza e mancanza di concentrazione a cui talvolta si accompagna anche l’abbassamento della pressione sanguigna.
Pressione bassa al cambio di stagione: i rimedi naturali
Una buona idratazione e un’alimentazione ricca di frutta e verdura cruda è il primo passo per contrastare la pressione bassa.
Le verdure da consumare più spesso sono patate, zucchine, peperoni, pomodori, lattuga, banane, frutta secca.
Chi preferisce utilizzare integratori alimentari dovrebbe indirizzarsi su quelli ricchi di ferro e di magnesio, poiché quest’ultimo è coinvolto anche nel controllo dell’umore (che peggiora quando diminuisce la nostra esposizione ai raggi solari) e nella conciliazione del sonno. La frutta secca e i semi oleosi sono fondamentali per apportare al cervello le sostanze di cui ha bisogno per mantenere alta la concentrazione e costante l’attività cerebrale.
Le tisane a base di liquirizia e cardo mariano sono ottime per aiutare la pressione arteriosa a mantenersi costante. La caffeina contenuta in caffè, tè e maté è uno dei rimedi più diffusi ed efficaci per raggiungere lo stesso scopo ma bisogna stare attenti a non assumerne tanta da compromettere il ritmo di sonno e veglia.