Possedeva più di un milione di foto a sfondo pedopornografico: la scusa fornita alla polizia

Possedeva più di un milione di foto a sfondo pedopornografico: la scusa fornita alla polizia

L’uomo ha fornito una scusa ben precisa alla polizia, che lo ha ritrovato in possesso di milioni di foto pedopornografiche.

Nicholas Raymond, 30 anni, ha ammesso di aver realizzato e posseduto 1.463 foto pedopornografiche di categoria A, nonché 663 immagini di categoria B e 634 immagini di categoria C che raffiguravano abusi sessuali su bambini piccoli e neonati. La vicenda.

Pervertito possedeva 1 milione di immagini a sfondo pedopornografico

Anche se la polizia ha contato più di un milione di immagini in suo possesso, il molestatore sessuale di 30 anni ha affermato di non aver alcun interesse sessuale per i bambini.

La polizia del Lancashire ha scoperto che Nicholas Raymond aveva più di un milione di immagini che raffiguravano abusi sessuali su bambini e neonati.

Il trentenne ha ammesso di aver realizzato e posseduto 1.463 immagini di categoria A, la tipologia peggiore, alle quali si affiancavano oltre a 663 immagini di categoria B e 634 di categoria C. Aveva anche otto immagini di cartoni animati a sfondo sessuale e cinque immagini estreme che mostravano attività sessuali con animali.

Predatore sessuale

Tuttavia, il giudice Philip Parry ha affermato che il numero delle immagini superava, di gran lunga, il milione e che, pertanto, si trattava solamente di una stima.

La polizia ha stanato Raymond dopo una segnalazione ricevuta a febbraio 2022 al Lancashire Constabulary’s Online Child Abuse Investigation Team con la quale si informava la stessa che le immagini erano scaricate da un indirizzo IP collegato alla casa di Raymond. Nove mesi dopo, nel novembre 2022, hanno fatto irruzione in casa dell’uomo, sequestrando i suoi dispositivi elettronici.

La giustificazione fornita alla polizia

Gli investigatori hanno scoperto che le immagini e i video non erano l’unica cosa che Raymon stava nascondendo.

I termini di ricerca trovati sui suoi dispositivi hanno fatto comprendere alla polizia che Raymond, a cui è stato diagnosticato autismo, ADHD e DOC, aveva cercato intenzionalmente il materiale illegale.

L’imputato ha affermato di essere diventato dipendente dal porno mainstream da adolescente e che questo lo ha condotto a scegliere anche altri tipi di pornografia più estremi e illegali.