Vi proponiamo una selezione di poesie da dedicare ai nonni, componimenti per ringraziarli del loro infinito affetto, nonché della pazienza.
Sono diverse le poesie che si possono dedicare ai nonni, per ringraziarli di tutto il tempo che trascorrono con i bambini, riservando loro un affetto infinito e altrettanta pazienza. Vi proponiamo cinque componimenti bellissimi, profondi, perfetti per la nonna e il nonno.
Le più belle poesie da dedicare ai nonni
I nonni, se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Pronti a tornare bambini pur di far felici i nipotini, sono fondamentali nella vita dei piccini, ma anche in quella dei grandi. Da sempre, la nonna e il nonno rappresentano il porto sicuro, il nido dove coccole e abbracci abbondano. Qualche volta ci sono anche ramanzine infinite, ma nessuna discussione si conclude senza un sorriso. E’ per questo che i nonni vanno omaggiati, anche ogni giorno, magari attingendo da poesie ad hoc che esprimono al meglio affetto e infinita riconoscenza. Vi proponiamo cinque componimenti bellissimi che potete dedicare loro.
La nonna di Giovanni Pascoli
Tra tutti quei riccioli al vento,
tra tutti quei biondi corimbi,
sembrava, quel capo d’argento,
dicesse col tremito, bimbi,
sì… piccoli, sì…
E i bimbi cercavano in festa,
talora, con grido giulivo,
le tremule mani e la testa
che avevano solo di vivo
quel povero sì.
Sì, solo; sì, sempre, dal canto
del fuoco, dall’umile trono;
sì, per ogni scoppio di pianto,
per ogni preghiera: perdono,
sì… voglio, sì… sì!
Sì, pure al lettino del bimbo
malato… La Morte guardava,
La Morte presente in un nimbo…
La tremula testa dell’ava
diceva sì! sì!
Sì, sempre; sì, solo; le notti
lunghissime, altissime! Nera
moveva, ai lamenti interrotti,
la Morte da un angolo… C’era
quel tremulo sì,
quel sì, presso il letto… E sì, prese
la nonna, la prese, lasciandole
vivere il bimbo. Si tese
quel capo in un brivido blando,
nell’ultimo sì.
Alla nonna di Gabriele D’Annunzio
D’inverno ti mettevi una cuffietta
coi nastri bianchi come il tuo visino,
e facevi ogni sera la calzetta,
seduta al lume accanto al tavolino.
lo imparavo la Storia Sacra in fretta
e poi m’accoccolavo a te vicino,
per sentir narrar la favoletta
del Drago azzurro e del Guerrin Meschino.
E quando il sonno proprio mi vincea
m’accompagnavi fino alla mia stanza,
e m’addormivi al suono dei tuoi baci.
Allora agli occhi chiusi m’arridea
in mezzo ai fiori, una gioconda danza
di fantasime splendide e fugaci.
La nonna di Luisa Nason
La nonna è come un albero d’argento
che la neve ripara e muove il vento.
Dice “NO” con la testa e “SI” col cuore;
sta presso il fuoco e prega tutte l’ore.
Quando la mamma sgrida, lei perdona:
chi sa perché la nonna è così buona!
I nonni di Alex Haley
Nessuno può fare per i bambini
quel che fanno i nonni:
essi spargono polvere di stelle
sulla vita dei più piccoli.
L’onestà de mi’ nonna di Trilussa
Quanno che nonna mia pijò marito
nun fece mica come tante e tante
che doppo un po’ se troveno l’amante…
Lei, in cinquant’anni, nu’ l’ha mai tradito!
Dice che un giorno un vecchio impreciuttito
che je voleva fa’ lo spasimante
je disse: – V’arigalo ‘sto brillante
se venite a pijavvelo in un sito. –
Un’antra, ar posto suo, come succede,
j’avrebbe detto subbito: – So’ pronta.
Ma nonna, ch’era onesta, nun ciagnede;
anzi je disse: – Stattene lontano… –
Tanto ch’adesso, quanno l’aricconta,
ancora ce se mozzica le mano!