Apertura piste da sci: ecco quali impianti potranno riaprire dopo l’ok del Cts e quali sono le regole da rispettare rigorosamente per ripartire in sicurezza.
C’è il via libera del Comitato tecnico scientifico alla riapertura delle piste da sci. Dopo il lungo stop imposto dal governo Conte, il Cts ha dato il proprio ok per procedere con una riapertura, seppur a determinate condizioni. Dal 15 febbraio, data di scadenza della chiusura imposta dall’ultimo Dpcm, gli impianti sciistici potranno dunque tornare a ripopolarsi. Il via libera è arrivato solo il 4 febbraio, dopo una riunione in cui è stato esaminato, punto per punto, il protocollo messo a punto dalle Regioni nel tentativo di salvare una stagione invernale già largamente compromessa.
Apertura piste da sci: quali impianti apriranno
L’apertura è ovviamente possibile per gli impianti sciistici dell’Italia intera, salvo normative differenti da parte degli enti locali. Per farlo, però, gli impianti dovranno attenersi a regole molto rigide, a partire dall’obbligo di utilizzare la mascherina Ffp2 in qualunque luogo ci si trovi, oltre a mantenere sempre le distanze di sicurezza per evitare assembramenti. Una regola, quella del distanziamento, che si applica anche a nuclei familiari, conviventi e congiunti, ad eccezione dei soggetti che necessitano di accompagnamento o assistenza.
Altra regola per gli impianti in salita: sarà obbligatorio rispettare una capienza massima del 50% sulle cabinovie, funivie e seggiovie chiuse con cupole paravento. Per le seggiovie aperte invece non c’è alcuna limitazione.
Piste da sci aperte: le regole da seguire
Per quanto riguarda le biglietterie, il Cts ha poi fornito indicazioni dettagliate che possono eventualmente variare da impianto a impianto. Resta comunque necessario limitare il numero massimo di presenze giornaliere attraverso l’introduzione di un tetto di skipass giornalieri vendibili.
Infine, per quanto riguarda bar, rifugi e ristoranti, sarà necessario imporre una capienza massima da indicare all’esterno. Per evitare le file, il Cts consiglia fortemente di prediligere il sistema di prenotazione. Per quanto riguarda la consumazione è infine preferibile farla all’aperto, anche adottando strutture provvisorie. Insomma, come per le palestre e le piscine, anche per gli impianti sciistici le regole sono ferree, ma già la possibilità di riaprire è un primo passo per assaporare la ‘normalità .