Dalla scomparsa di Simoncelli a quella del 19enne Jason Dupasquier, ecco quali sono state le numerose e tragiche morti sui circuiti da corsa.
Quella del motociclismo è una passione “al limite” che purtroppo ha condotto spesso giovani talenti del motomondiale alla morte sulla pista da corsa. Dal compianto campione italiano Marco Simoncelli alla scomparsa del 19enne francese Jason Dupasquier, scopriamo quali sono stati i piloti morti nel motomondiale.
Simoncelli, Salom e Dupasquier: gli incidenti
Il pilota francese Jason Dupasquier è morto il 30 maggio 2021 all’autodromo del Mugello rimanendo coinvolto in un cruento incidente multiplo (in cui sono rimasti coinvolti anche i piloti Jeremy Alcoba e Ayumu Sasak). La notizia della scomparsa del giovane pilota ha colpito il mondo intero aprendo ancora una volta il discorso sulla pericolosità di questo tipo di sport.
Prima di lui, nel 2016, è scomparso a Barcellona il pilota Luis Salom, che aveva solamente 24 anni. Il pilota era caduto alla curva 12 nel corso della seconda sessione di prove libere del GP di Catalogna e purtroppo per lui non c’era stato nulla da fare.
Il 23 ottobre 2011 l’Italia è rimasta sotto shock per la prematura e tragica morte del campione Marco Simoncelli durante il Gran Premio della Malesia. Conosciuto da tutti come Sic, Simoncelli aveva 24 anni ed era considerato uno dei campioni più in vista del panorama italiano. Sulla sua scomparsa l’amico Valentino Rossi confessò alla rivista Riders: “Una situazione come quella dell’incidente di Marco non la superi. Ero già grande, avevo vinto dei Mondiali, potevo dire basta. Ho cercato di dividere le due cose, il dolore e quello che si deve fare per superare”.
Le altre morti del motomondiale
Oltre ai 3 giovanissimi campioni Dupasquiers, Simoncelli e Luis Salom, si stima che siano oltre un centinaio i piloti morti in gara o durante le prove del MotoMondiale. Negli anni ’70 il mondo intero rimase sotto shock per la scomparsa dei due campioni del motomondiale Jarno Saarinen e Renzo Pasolini, morti rispettivamente a 27 e 34 anni.
Il campione italiano Valentino Rossi dopo la morte di Dupasquier ha parlato della sicurezza in MotoGp sulla pista del Mugello e – stando a quanto riporta Fanpage – ha dichiarato: “Sfortunatamente essere investiti in pista è la cosa più pericolosa delle gare di moto. Si può lavorare tanto sulla sicurezza delle piste, sulle tute, sui caschi, ma questa è una cosa che rimane molto pericolosa, l’unica soluzione per assurdo sarebbe girare da soli, ma poi in gara si ritrovano tutti insieme per 25 giri.”