In Italia viene acquistata una EllaOne, la pillola dei 5 giorni dopo, ogni due minuti. Eppure, chi la chiede in farmacia è spesso guardata con disprezzo.
Da maggio 2015 EllaOne, meglio conosciuta come pillola dei 5 giorni dopo, è in vendita senza obbligo di prescrizione medica (in vigore solo per le minorenni), come già da anni succedeva nel resto d’Europa.
Ciò ha fatto registare un vero boom di vendite: secondo FederFarma, da ottobre 2016 ad oggi sono state vendute ben 200.507 EllaOne, circa una ogni due minuti, con un’incremento del 96% rispetto all’anno precedente. Purtroppo però, sebbene si tratti di una contraccezione d’emergenza e non di una pillola abortiva, le donne che si recano in farmacia per acquistarla vengono ancora trattate con disprezzo, come emerge dalle testimonianze riportate su Vanity Fair.
Pillola dei 5 giorni dopo: comprarla è difficile
“Ho usato la pillola dei cinque giorni dopo un rapporto con il mio fidanzato. Il preservativo si è rotto e ho deciso di chiedere al medico di prescrivermela. Ma, siccome ho 17 anni voleva che mi presentassi con i miei genitori“, ha raccontato Elena, che ha aggiunto: “Mi sono così rivolta a un consultorio e dopo due giorni di richieste e porte chiuse in faccia, sono riuscita a comprare la pillola in farmacia. Anche se chi me l’ha consegnata mi ha guardata malissimo“.
Un’esperienza simile è accaduta a Stefania, 31 anni: “La prima farmacista mi ha trattato come se fossi la peggiore persona del mondo e, di fronte alla mia richiesta, ha iniziato a gridare, guardandomi con disprezzo, che loro non vendono pillole abortive e sono contro l’aborto“.
Insomma, nonostante la liberalizzazione del farmaco, molti farmacisti sembrano essere ancora restii a vendere EllaOne, perché la considerano al pari di un’aborto, anche se in realtà la pillola si limita a inibire la produzione di progesterone e a ritardare l’ovulazione, riducendo le possibilità di gravidanza.