Sei sicura di conoscere tutti i tipi di piercing per l’orecchio? Vediamo quanti ne esistono e come vengono chiamati.
Tra le zone più adatte per fare piercing, le orecchie sono quelle scelte con maggiore frequenza. Ma ti sei mai chiesta che genere di piercing all’orecchio esistono? Da quelli diventati più comuni negli anni, come il secondo e terzo buco al lobo, fino a quelli più estremi che coinvolgono la cartilagine.
Parlando di piercing alle orecchie forse non tutti sanno che c’è un’ampia varietà di scelta. Come fare, quindi, per scegliere quello più adatto a te? Semplice partiamo andando a scoprire i tipi principali e come vengono realizzati.
Piercing orecchio: i più comuni
Partiamo dai piercing più comuni, di cui avrai senz’altro, non solo sentito parlare, ma anche avuto modo di vedere con più frequenza. Sicuramente occorre iniziare da quello che viene comunemente indicato come secondo buco, o anche upper lobe. Si tratta di un piercing che si trova non lontano dalla posizione del foro sul lobo tradizionale. I piercing al lobo, sono i più comuni proprio perché anche i meno dolorosi.
In seconda battuta iniziamo a vedere quali sono, invece, i piercing che interessano la cartilagine. Tra i più famosi ci sono sicuramente quelli che interessano la porzione in alto del padiglione auricolare, ovvero l’elice. Non a caso, i piercing che riguardano questa zona vengono definiti helix.
Esistono diversi versioni di questo stesso piercing, tra cui anche quello che viene definito anti helix. Quest’ultimo, in particolare, interessa una piega della cartilagine che si trova a circa metà dell’orecchio e non sempre può essere effettuato, poiché dipende dalla conformazione stessa del padiglione. Tra i piercing più famosi c’è anche il tragus che interessa proprio il trago, ossia quella piccola porzione di cartilagine che si trova proprio davanti all’apertura del canale auricolare.
Piercing all’orecchio: quali sono i più estremi
Vediamo ora invece, quali sono i piercing meno comuni: si tratta di quelli più invasivi, e spesso anche ritenuti più dolorosi, sebbene la sensazione di dolore sia sempre soggettiva. Tra questi occorre sicuramente citare l’industrial ovvero un foro doppio che viene attraversato da un unico piecing ad asta, sicuramente tra i più dolorosi.
Tra quelli realizzati con minor frequenza c’è anche il conch che interessa la zona a livello della conca dell’orecchio, quindi nella parte centrale, all’incirca a metà dell’orecchio. Per finire uno dei meno conosciuti è il rook, al di sopra della zona del trago sulla seconda piega (dal basso) della cartilagine.