Le piante transgeniche sono un rischio? Arriva il parere della comunità scientifica

Le piante transgeniche sono un rischio? Arriva il parere della comunità scientifica

L’Unione Europea intende autorizzare le piante transgeniche. Ma è una mossa sicura? Ecco il parere degli studiosi.

Negli ultimi tempi è emersa l’intenzione, da parte dell’Unione Europea, di introdurre le piante transgeniche. Sembra, infatti, che entro la fine dell’estate sarà proposta una normativa per escludere le nuove tecniche genomiche (Ngt o Tea) dalla normativa del 2011 presente in merito agli organismi geneticamente modificati. Una possibilità molto discussa dagli scienziati che hanno sollevato ben più di un’obiezione a riguardo.

Quali sono i rischi dell’introduzione delle piante transgeniche secondo gli studiosi

Come già accennato, al tentativo di inserire le piante transgeniche da parte dell’Unione Europea, si è opposta vivamente la comunità scientifica che trova tale idea rischiosa sotto diversi punti di vista.

piante transgeniche

L’idea comune è infatti quella che sostenibilità e tutela dell’ambiente (motivi che hanno spinto la comunione Europea a questa decisione) non sono del tutto certi e che andrebbero quindi approfonditi in diversi campi. Al contempo, ci sarebbero parecchi rischi che, sempre a detta degli scienziati, non sarebbero stati presi in considerazione. Il tutto con il rischio di rivivere quando avvenuto con le colture Ogm che inizialmente sembravano essere ricche di promesse ma che in seguito hanno mostrato ben più rischi che benefici.

Quali sono alcuni tra i rischi più importanti presentati dalla comunità scientifica

Se si pensa alle coltivazioni Ntg si fa senza alcun dubbio riferimento a modifiche meno invasive rispetto a quelle Ogm. E per questo considerate meno rischiose.
Ciò non toglie, però, la possibilità di alcuni fenomeni come una minor resa dei prodotti (problema già presentatosi con i primi esperimenti in Cina) e le possibili ibridazioni indesiderate e spesso anche difficili da prevedere.

Il fatto che determinate colture finiscano poi ne mangimi per animali ha sollevato ulteriori obiezioni. Queste sono dovute a possibili problemi legati al Dna e alla salute stessa degli animali. I fattori da analizzare sembrano, quindi, molto più numerosi di quanto si possa pensare ad un primo sguardo. E sono tutti proprio a carico dell’ecosistema che si desidera mantenere e migliorare. Resta quindi da capire se ciò rallenterà o cambierà gli intenti o se la proposta rimarrà la stessa.