Perché alcune persone sono immuni al Covid? Le ipotesi degli scienziati

Perché alcune persone sono immuni al Covid? Le ipotesi degli scienziati

Alcune persone sarebbero immuni al Sars-Cov2 anche senza aver fatto il vaccino: ecco le motivazioni secondo gli scienziati.

Tra i tanti enigmi che ancora aleggiano attorno al virus Sars-Cov2, c’è quello relativo all’immunità che sembra essere connaturata in alcune persone. C’è infatti chi, pur essendo stato a contatto con un contagiato per molto tempo, spesso anche senza grandi precauzioni, non ha mai visto il tampone diventare positivo. Ma quali sono le possibili cause? Ecco le possibili spiegazioni secondo gli scienziati.

Persone immuni al Covid: merito di altri coronavirus?

Stando a quanto sostenuto da alcuni scienziati inglesi, alla base di questa immunità naturale vi sarebbe la cross reattività immunologica. In parole semplici, il sistema immunitario di alcuni individui riconoscerebbe il nuovo coronavirus per somiglianza con altri che già conosce.

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Conclusioni simili sono state raggiunte anche dai ricercatori del Jolla Institute for Immunology in California. Un team di scienziati americani ha infatti confrontato alcuni campioni di sangue di pazienti contagiati dal Covid con quelli di altri ammalati e hanno pubblicato le conclusioni della ricerca sulla rivista Cell. Stando al loro lavoro, l’immunità in effetti potrebbe dipendere proprio da precedenti infezioni da altri tipi di coronavirus. Tuttavia, si tratta ancora di ipotesi. E c’è qualcuno in Italia che prova a dare una spiegazione differente.

Immuni al Covid: la tesi degli scienziati italiani

La risposta, secondo un team di scienziati italiani, è in una sola parola: interferone. Attraverso uno studio dell’Università di Tor Vergata, in collaborazione con la Rockfeller University di New York e altri importanti istituti, si è scoperto che il 10% dei soggetti che sviluppano forme gravi di contagio da Covid soffrono di un difetto genetico sulla produzione dell’interferone, proteine prodotte dal sistema immunitario per reagire ad agenti esterni come virus, batteri o parassiti.

Secondo questo studio, la differenza nel modo in cui il contagio da coronavirus, di qualunque variante, impatta sulle persone starebbe proprio nei livelli di interferone prodotti dall’organismo. Si tratta comunque di una ricerca ancora in corso, e i risultati saranno resi noti solo nei prossimi mesi.

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