Perché si dice Milano da bere? L’espressione è stata creata negli anni Ottanta, grazie al genio creativo del pubblicitario Marco Mignini.
Vi siete mai chiesti perché si dice Milano da bere? L’espressione è stata coniata in tempi piuttosto recenti da un noto pubblicitario italiano, ma oggi ha perso un po’ del significato iniziale. Vediamo in quali circostanze si utilizza il modo di dire e perché ha assunto una certa importanza a livello storico.
- Origini: l’espressione è stata coniata dal pubblicitario Marco Mignani nel 1985 per lo spot dell’Amaro Ramazzotti.
- Quando si dice: si utilizzava per indicare il benessere che regnava nel capoluogo lombardo, mentre oggi si usa soprattutto per parlare degli ambienti patinati della cosiddetta Milano bene.
Modi di dire: perché si dice Milano da bere?
L’espressione Milano da bere, a differenza di tanti altri modi di dire che affondano le radici nel passato, è nata in tempi recenti. Negli anni Ottanta, il capoluogo lombardo non aveva eguali sul piano dell’attività finanziaria e quasi tutti i cittadini vivevano nel benessere. Inoltre, durante il famoso periodo di Bettino Craxi, la città era il centro del potere del Partito Socialista. Milano era il motore economico del bel Paese, la città dei desideri, quella dove non mancava il lavoro e tutti i sogni potevano diventare realtà.
Questa situazione spinse il pubblicitario Marco Mignini a creare lo slogan: “Milano rinasce ogni mattina, pulsa come un cuore. Milano è positiva, ottimista, efficiente. Milano è da vivere, sognare e godere. Milano è da bere“. Doveva ideare lo spot dell’Amaro Ramazzotti e, pensando alla frenetica attività della città ai piedi della Madonnina, coniò il modo di dire che, in poco tempo, è entrato a far parte del linguaggio comune. Oggi perché si dice Milano da bere? Con il tempo, l’espressione ha perso un po’ il significato iniziale, tanto che oggi si utilizza soprattutto per parlare degli ambienti patinati della cosiddetta Milano bene.
Milano da bere: dalla pubblicità di Mignini ai film
Grazie allo slogan pubblicitario di Mignini, l’espressione Milano da bere non è entrata solo nel gergo comune, ma è finita per indicare la tipica atmosfera meneghina. Non a caso, molti film nostrani di quel periodo descrivono alla perfezione “Milano rinasce ogni mattina, pulsa come un cuore. Milano è positiva, ottimista, efficiente. Milano è da vivere, sognare e godere. Milano è da bere“. Tra i titoli più famosi ci sono: A me mi piace di Enrico Montesano (1985), Sotto il vestito niente di Carlo Vanzina (1985), Yuppies – I giovani di successo di Carlo Vanzina (1986), Sposerò Simon Le Bon di Carlo Cotti (1986), Bye Bye Baby di Enrico Oldoini (1988) e Ricky & Barabba di Christian De Sica (1992).