Sapete perché si dice mettere i puntini sulle i? Per scoprire il motivo dobbiamo tornare indietro fino al Medioevo.
Capita più o meno spesso di ritrovarsi ad accusare qualcuno di essere troppo puntiglioso utilizzando l’espressione “mettere i puntini sulle i“. Vi siete mai chiesti perché si dice così? Per scoprire l’origine della locuzione dobbiamo tornare indietro nel tempo fino al Medioevo.
Perché si dice mettere i puntini sulle i: l’origine
In diversi contesti, quando qualcuno vuole far valere la propria posizione è solito esclamare: “Mettiamo i puntini sulle i”. La stessa espressione si può utilizzare anche nel momento in cui una persona dimostra di essere eccessivamente pignola o pedante: “Basta, metti sempre i puntini sulle ì”. Anche se è una locuzione che si usa frequentemente, quasi nessuno si chiede perché si dice così o da quando.
Per rintracciare l’origine del modo di dire dobbiamo tornare al Medioevo, precisamente intorno al XIV secolo, quando la ì si scriveva senza puntino. A causa di ciò, le incomprensioni erano all’ordine del giorno. Spesso, la lettera veniva confusa con la m, la n e u, cambiando in parte o completamente il significato di un manoscritto. Così, per evitare problemi si decise di mettere i puntini sulle ì.
Dalle origini a oggi: com’è cambiata l’espressione
Dopo l’invenzione del puntino sulla i, che all’inizio più che un puntino era simile a un piccolo accento, la comprensione dei manoscritti divenne molto più semplice. Questo nuovo modo di scrivere la i divenne ancora più evidente con la diffusione della stampa ed è proprio all’epoca che nacque il modo di dire “mettere i puntini sulle i” per indicare una persona particolarmente pignola. Perché? Semplice: all’epoca c’era ancora qualcuno che non voleva mettere il puntino sulla i, così chi lo pretendeva veniva descritto come eccessivamente preciso e scrupoloso.