Perché si dice grazie mille?

Perché si dice grazie mille?

Vi siete mai chiesti perché si dice grazie mille? L’espressione non ha nulla a che fare con la spedizione dei Mille di Garibaldi.

Grazie mille è la locuzione più utilizzata dagli italiani per esprimere la propria gratitudine. Vi siete mai chiesti perché si dice così? L’espressione non ha nulla a che vedere con la storica impresa dei Mille di Giuseppe Garibaldi. Scopriamo quando e dov’è nata.

  • Origini: nell’Ottocento, con prima testimonianza scritta ne Le Messe di Giovanni Pascoli.
  • Quando si usa: per esprimere immensa gratitudine.

Modi di dire: perché si dice grazie mille?

Generalmente, quando si ringrazia qualcuno non si dice semplicemente grazie, ma si aggiunge anche la parola mille. Stando ai sondaggi si tratta della forma di ringraziamento più utilizzata in Italia, perfino dagli stranieri che vengono nel nostro Paese per svago o per qualsiasi altro motivo. Ma vi siete mai chiesti perché si dice grazie mille? Qualcuno pensa erroneamente che l’espressione sia stata coniata dai notabili siciliani per ringraziare Garibaldi della famosa spedizione dei Mille. Secondo la leggenda, esclamarono: “Grazie Garibaldi, grazie a te e ai mille! Grazie, Garibaldi, grazie, Mille!“. Questa spiegazione, seppur accattivante e significativa, non corrisponde alla realtà dei fatti.

L’Accademia della Crusca, infatti, ha chiarito che la nascita dell’espressione non ha nulla a che fare con Garibaldi e la sua storica impresa. Considerando che mille è un termine che, in diverse circostanze, indica una cifra elevata, è stato accorpato alla parola base per esprimere una forma di ringraziamento che non ha rivali. Una spiegazione ancora più chiara si rintraccia andando all’origine latina del modo di dire, ovvero gratiam facere, tradotto rendere grazie. Visto che grazie è un sostantivo numerabile, associando un numero grande si dà maggiore importanza alla riconoscenza.

Letteratura: chi è stato il primo ad utilizzare l’espressione?

La locuzione gratiam facere ha origine nell’italiano parlato intorno al IXI° secolo, in Veneto, precisamente a Venezia. Le prime testimonianze si trovano nelle commedie di Carlo Goldoni. Per quanto riguarda il modo di dire, invece, nella letteratura italiana la prima apparizione risale all’Ottocento, quando Giovanni Pascoli la utilizzò nel poemetto Le Messe. Si legge: “Diceano i grilli grazie mille in coro a chi, tagliato, per lor agio, il grano, gittò poi l’arma…“. Da questo momento in poi, l’espressione è entrata nel linguaggio comune, sia verbale che scritto.