Perché le cimici puzzano? Rispondiamo alla domanda che spesso molti si pongono e scopriamo a cosa si deve questo meccanismo.
Vi siete mai chiesti perché le cimici puzzano? Quando vengono disturbati questi insetti emettono un cattivo odore, spesso anche persistente. Oggi scopriremo qual è la spiegazione e che dietro a questo strano meccanismo c’è in realtà una ragione fondata che per questi insetti può fare la differenza sostanziale tra la vita e la morte.
Perché la cimice puzza?
Se non avete mai avuto un incontro ravvicinato con una cimice avrete senz’altro sentito parlare qualcun altro di questi insetti verdi che puzzano e che possono spesso infestare le case. La natura non crea mai nulla senza una ragione e la verità è che la puzza di queste cimici non è che la loro migliore arma a disposizione.
Questi insetti, infatti, sono dotate di piccole ghiandole situate sull’addome che possono emettere una sostanza maleodorante in caso di necessità. La sostanza rilasciata dalle cimici serve, infatti, ad allontanare i predatori, fungendo da repellente e garantendo così la sopravvivenza della specie.
La puzza: un meccanismo di difesa
Come abbiamo visto, quindi, con le cimici siamo difronte a un vero e proprio meccanismo di difesa, in maniera simile a quanto accade per le puzzole. Come forse già saprete questi mammiferi della famiglia delle Mustelidi hanno un vero e proprio asso nella manica per spaventare i predatori. Questi metodi chimici sfruttati per la sopravvivenza, non sono però gli unici meccanismi messi in atto per difendersi.
Basti pensare che in natura esiste quello che potremo considerare come un vero e proprio codice di colori per mettere in allerta riguardo alla pericolosità delle diverse specie. L’aposematismo è una forma di colorazione utilizzata proprio come avvertimento da animali tossici o velenosi. Alcuni esempi? La farfalla monarca con le sue macchie arancioni e nere o la rana freccia che con i suoi colori vivaci e accesi in realtà vuole avvertire eventuali predatori della sua estrema tossicità.