Ecco perché i preti sono solo uomini: le motivazioni per cui non esistono preti donne nella religione cristiana cattolica.
Perché i preti sono solo uomini? Da tanti anni ormai ci si chiede quale sia il motivo per cui non esistano preti donne. Una questione arcaica, misteriosa e che rientra appieno in quella che è la sfera dogmatica del cattolicesimo, che non di rado ha alimentato polemiche, specialmente in età moderna. Scopriamo insieme quali sarebbero i motivi principali per cui le donne non possono essere ordinate come sacerdoti.
Perché i preti sono solo uomini?
Tralasciando una certa misoginia insita nell’Antico Testamento, dove sono presenti molte figure femminili negative, da Eva a Dalila e Salomè, la risposta su quali siano le origini del esclusività del sacerdozio, riservato ai soli uomini, risalgono al Nuovo Testamento.
Se è vero che nei Vangeli esistono figure femminili di grandissima rilevanza, come la Madonna, unica persona senza peccato originale nella storia dell’umanità, e come Maria di Magdala, è altrettanto vero che nelle Sacre Scritture canoniche Gesù sceglie solo uomini tra i propri dodici Apostoli.
La questione tecnica per cui dunque non possono esistere preti donne consiste quindi in questo, come riferito dal docente di catechetica Gilberto Aranci sulle colonne di ToscanaOggi:
“Riceve validamente la sacra ordinazione esclusivamente il battezzato di sesso maschile. Il Signore Gesù ha scelto uomini per formare il collegio dei dodici Apostoli, e gli Apostoli hanno fatto lo stesso quando hanno scelto i collaboratori che sarebbero loro succeduti nel ministero[…] La Chiesa si riconosce vincolata da questa scelta fatta dal Signore stesso, per questo l’ordinazione delle donne non è possibile“.
Esistono preti donne?
La risposta a questa domanda è stranamente sì. Perché in effetti quella del sacerdozio unicamente maschile è una pratica legittimata solo dalla Chiesa Cattolica, almeno finora. Le cose potrebbero in effetti cambiare in futuro, visto che una decisione papale potrebbe, in linea ipotetica, aprire le porte anche alle donne.
Al momento però la chiusura è totale, e l’ultimo a toccare questo tema era stato Giovanni Paolo II che, in una lettera inviata ai vescovi, nel 1994 aveva ripreso alcune parole di Paolo VI, suo predecessore, che spiegavano nuovamente il motivo per cui le donne non potevano essere ordinate, parole che si richiamavano di nuovo alla scelta effettuata da Cristo.
Resta tuttavia possibile per una donna essere ordinata se inserita nel mondo cristiano ma al di fuori del cattolicesimo. Ad esempio, tra i protestanti sono molte le donne che hanno abbracciato il sacerdozio, anche perché protestanti ed evangelici non hanno preti ma pastori, delle guide spirituali per le comunità, e non degli sposi in Cristo. Non a caso, i sacerdoti protestanti sono anche liberi di contrarre matrimonio.
E in effetti un primo caso di prete donna è presente in Italia. Stiamo parlando di Maria Vittoria Longhitano, sacerdotessa che appartiene alla Chiesa Episcopale. Che possa diventare un esempio?
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