Per un nuovo domani: ecco la storia vera da cui è tratto il film

Per un nuovo domani: ecco la storia vera da cui è tratto il film

Ecco qual è la storia vera che c’è dietro a Per un nuovo domani, il docufilm con protagonista Neri Marcorè.

Neri Marcorè è il protagonista di Per un nuovo domani, il docufilm che raccolta la storia dei settanta ebrei italiani che, tra il 1941 e il 1943, furono trasferiti a Castelnuovo Garfagnana in stato di “internamento libero”, ovvero domicilio coatto. Questo perché con l’entrata in guerra dell’Italia nel 1940, tutti gli stranieri presenti sul territorio italiana (e gli ebrei, anche se italiani, venivano considerati stranieri) vennero o arrestati o tenuti sotto sorveglianza in quanto possibili nemici. Vediamo ora qual è la storia vera che c’è dietro al film.

Per un nuovo domani: la storia vera del film

A partire dal 1941 circa 70 ebrei furono trasferiti a Castelnuovo di Garfagnana. Furono privati dei documenti e dei soldi e non potevano avere contatti con gli abitanti del paese. Ovviamente non potevano allontanare dal comune, a meno che non gli venisse concesso un permesso speciale. Per gli internati vigeva il coprifuoco e ogni giorno dovevano presentasi alla stazione di polizia.

Neri Marcorè

Nei due anni in cui le due comunità hanno dovuto convivere vicine, come si vede in Per un nuovo domani, non sono mancate le difficoltà, dovute anche ai divieti e le umiliazioni giornaliere a cui erano sottoposti gli ebrei. Ma non sono mancati neanche i gesti di solidarietà.

“Ho accettato questa proposta perché pensare all’Olocausto è una cosa che ogni volta mi tocca dal profondo” ha spiegato il protagonista di Per un nuovo domani, Neri Marcorè.

“È davvero la pagina più raccapricciante della storia dell’umanità, che quindi è bene ricordare con la speranza che le cose non si ripetano. Ma probabilmente l’essere umano non è in grado di imparare dai propri errori. E questa è una realtà, non si tratta di essere pessimisti o ottimisti. È semplicemente quello che vediamo accadere continuamente” ha poi concluso con amarezza l’attore.

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