Pensione anticipata per malattia: ecco cosa bisogna sapere

Andare in pensione prima per malattia è possibile? No, anche se ci sono dei requisiti da soddisfare per cui è possibile farlo.

Si può andare in pensione anticipata per malattia? La risposta è no, anche se ci sono dei motivi specifici in cui è possibile ottenere una sorta di sconto per andare in pensione anticipata. Ecco tutto quello che c’è da sapere, sia da punto di vista dei motivi di salute per cui si può richiedere sia per come calcolare gli anni da calcolare.

Pensione anticipata per motivi di salute

Al momento non ci sarebbe una vera e propria norma che regolerebbe il prepensionamento per patologia. Anche se un modo per avere uno sconto sull’età contributiva e anagrafica ci sarebbe. Infatti bisogna dimostrare di avere – a causa della malattia – una riduzione della capacità lavorativa.

Bisogna, infatti, dimostrare di avere un’invalidità e possiamo parlare di una pensione di inabilità che viene riconosciuta a un lavoratore a cui viene riconosciuta un’infermità riconducibili a difetti fisici o mentali.

Il pensionamento anticipato per malattia, inoltre, è possibile nel caso in cui colui che ne fa richiesta deve aver maturato almeno 5 anni di contributi e tre devono far riferimento al quinquennio precedente alla presentazione della domanda. Per ottenerla, inoltre, bisogna cessare qualsiasi attività lavorativa sia da dipendente che svolta in modo autonomo.

Lavoro in ufficio dopo la quarantena

Prepensionamento per malattia: come si calcola la pensione

Chi usufruisce della pensione per malattia dovrà attenersi alle stesse regole di chi va in pensione per vecchiaia. Il sistema sulla base del quale viene fatto il calcolo pensionistico è quello misto oppure si può basare sull’anzianità maturata al 31 dicembre 1995.

Ma non è tutto perché ai periodi di contribuzione va applicato anche un bonus contributivo che deve essere calcolato in base alla data in cui viene presentata la domanda e la data del compimento del 60° anno di età. Il tetto massimo, in questo caso, è di 40 anni di contributi.

I lavoratori che hanno un’invalidità non inferiore all’80%, infine, possono andare in pensione a 60 anni se uomini e 55 in caso di donne, ma devono aver maturato almeno 20 anni di contributi.