Cambia la posta elettronica certificata in Europa: arriva la Rem. Cos’è e come funziona l’evoluzione della Pec.
La Pec sta per andare in pensione. Dopo tanti anni di onorato servizio, verrà sostituita in tempi brevi da una sorta di Pec europea: la Rem (Registered Electronic Mail). Un cambiamento a lungo annunciato e che sta per concretizzarsi. L’obiettivo è fornire a tutti i paesi dell’Unione un servizio elettronico di recapito qualificato che sia conforme al regolamento eIDAS e che garantisca l’interoperabilità a livello europeo. Ma cos’è più nel dettaglio questa Rem, come funziona e cosa comporterà per gli utenti?
Cos’è e come funziona la posta elettronica Rem
Da molti definita come un’evoluzione della ‘vecchia’ posta elettronica certificata nazionale, obsoleta per quanto riguarda la certificazione di mittenti e destinatari a livello europeo, la Rem andrà a sostituire la Pec in tutto e per tutto. D’altronde, il vecchio servizio, nato nel 2005, era rimasto pressoché invariato fino ad oggi e necessitava di un cambiamento per restare al passo con i tempi.
Fino a questo momento, infatti, il precedente sistema di posta elettronica certificata non riusciva a certificare l’identità del mittente e del destinatario, in quanto i gestori non erano chiamati a verificare l’identità di coloro che aprivano una casella postale, cosa che invece avviene, ad esempio, con sistemi come lo Spid.
Per questo motivo, e per cercare di appianare le differenze tra i vari paesi dell’Unione europea, si è deciso di far evolvere l’italiana Pec in un sistema europeo, la Rem. La migrazione dei vari indirizzi è già iniziata e dovrebbe essere completata nei prossimi anni.
Le caratteristiche della Rem
Ma cos’è che distingue la Rem dalla Pec? In concreto la nuova posta elettronica certificata è potenziata da un meccanismo di autenticazione e identificazione che garantisce l’identità sia del mittente che del destinatario. Entrambi sono infatti costretti a passare attraverso la registrazione della propria utenza presso un Remsp per identificare la propria casella postale.
In altre parole, il titolare della casella deve essere identificato, prima di iniziare a utilizzare il servizio, e questo garantirà l’efficienza e la sicurezza degli scambi tra le varie caselle di posta elettronica, rendendo lo scambio di documenti e atti a pieno valore legale, anche a livello europeo.
Il nuovo protocollo è infatti aderente allo standard Etsi En 319 532-4, che consente il dialogo a livello europeo tra i gestori di servizi di recapito qualificato, rendendolo possibile, quindi, anche tra cittadini, imprese ed enti governativi dei singoli Stati membri.
Cosa cambia per gli utenti?
La risposta a questa domanda è: sostanzialmente nulla. Il passaggio dalla vecchia posta elettronica certificata alla Rem sarà infatti automatico. Gli account seguiranno il percorso di migrazione dell’utenza, e l’unica differenza sarà la verifica e la certificazione dell’identità.
In termini di modalità operativa non dovrebbero invece esserci differenze di alcun genere. Anche l’interfaccia della Rem dovrebbe rimanere uguale a quella Pec. Gli utenti dovranno però attivare l’autenticazione a due fattori per poter entrare nella propria casella postale. Una garanzia di maggior sicurezza anche per la singola persona.