Patrimonio Unesco: i monumenti paleocristiani di Ravenna

Patrimonio Unesco: i monumenti paleocristiani di Ravenna

Ravenna ha una collezione unica di mosaici e monumenti cristiani, che hanno portato a eleggere la città Patrimonio Unesco.

Il Sito Unesco di Ravenna si compone di otto monumenti: il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero Neoniano, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero degli Ariani, la Cappella Arcivescovile, il Mausoleo di Teodorico, la Chiesa di San Vitale e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, sono stati costruiti tra il quinto e il sesto secolo. Sono il risultato di una grande abilità artistica, un mix di tradizione greco-romana, iconografia cristiana e stile orientale e occidentale.

I monumenti paleocristiani di Ravenna

Questi monumenti religiosi, decorati con preziosi marmi, stucchi e mosaici, riflettono i grandi eventi storici, politici e religiosi che hanno avuto luogo a Ravenna, che divenne la capitale dell’Impero Romano d’Occidente nel 402 d.C.

Le costruzioni paleocristiane di Ravenna sono testimonianze uniche degli artisti che scelsero la città come luogo di ispirazione. Esse costituiscono un sinonimo di arte e architettura religiosa e funeraria. I mosaici sono tra i migliori esempi superstiti di questa forma d’arte in Europa.

I monumenti paleocristiani di Ravenna sono di straordinaria importanza grazie all’ arte del mosaico. Questi monumenti sono testimonianze del ruolo che Ravenna ha giocato, prima come capitale dell’Impero Romano d’Occidente, poi come residenza dei Ostrogoti di Teodorico e dei suoi successori.

Tutti i monumenti hanno subito modifiche nel corso dei secoli da quando sono stati originariamente costruiti, ma queste modifiche hanno un proprio valore storico intrinseco e non hanno alterato la loro autenticità complessiva.

Più di recente, i monumenti sono stati sottoposti a diversi progetti di restauro. I lavori, eseguiti dalla Soprintendenza per i Beni Archittetonici e paesaggistici di Ravenna, nel rispetto dei principi della Carta di Venezia del 1964, hanno permesso un’ottima conservazione dei monumenti.

La tradizione culturale e la tecnica del mosaico, che svolgono un ruolo attivo nella identità culturale della città, sono tenuti in vita attraverso una serie di attività volte a promuovere la conoscenza, la formazione, la conservazione e la valorizzazione di quest’arte.