La Ferrovia Retica è composta da diverse tratte, tra le quali Albula e Bernina, dal 2008 patrimonio dell’Unesco.
Le tratte della Ferrovia Retica sono dei veri e propri capolavori di ingegneria che collegano l’Italia alla Svizzera attraverso labirinti scavanti nelle vallate e nelle montagne, in condizioni di grande disagio ambientale. Inaugurata nel 1904, la linea dell’Albula è dotata di una serie impressionante di strutture tra cui 42 tunnel e gallerie coperte e 144 viadotti e ponti.
Il sito Unesco della Ferrovia Retica nel passaggio Abula-Bernina
In origine la nomina doveva essere data solo alla tratta ferroviaria da Thusis fino a Campocologno. In seguito si è deciso di estendere la tutela Unesco fino al capolinea di Tirano, in Lombardia (provincia di Sondrio), comprendendo così interamente la linea del Bernina (Sankt Moritz–Tirano).
L’opera è stata inserita nel patrimonio Unesco per aver superato il problema dell’isolamento degli insediamenti nelle Alpi centrali all’inizio del XX secolo, con un impatto socio-economico maggiore e durevole sulla vita in montagna. Essa costituisce un eccezionale insieme tecnico, architettonico e ambientale e incarna realizzazioni di ingegneria e di architettura e civile in armonia con il paesaggio.
La Ferrovia Retica è un esempio di costituzione della ferrovia nei territori montani e offre ai viaggiatori un percorso tra paesaggi mozzafiato. In particolare, viene presa come modello per le sue linee a scartamento ridotto. Le due linee della ferrovia, oggi unificate in una sola linea transalpina, incarnano un serie modello di soluzioni innovative in merito allo sviluppo delle tecnologie ferroviarie di montagna e per la sua armonia estetica con il paesaggio. Le infrastrutture ferroviarie delle linee dell’Albula e del Bernina costituiscono un insieme autentico di grande integrità, oggi perfettamente conservate grazie a opportuni interventi di ammodernamento.