Patrimonio Unesco. I sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera

Patrimonio Unesco. I sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera

Matera è il più eccezionale esempio di insediamento storico della zona del Mediterraneo.

la prima zona abitata di Matera risale al Paleolitico, mentre gli insediamenti successivi illustrano una serie di tappe significative della storia umana.

Il sito Unesco di Matera

Il patrimonio Unesco di Matera comprende i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri, un complesso di case, chiese, monasteri ed eremi costruiti nelle grotte naturali della Murgia. Su una superficie di 1.016 ettari questo straordinario e intatto insediamento troglodita contiene più di un migliaio di abitazioni e un gran numero di negozi e botteghe. La proprietà fu occupata durante il periodo Paleolitico e mostra segni di continua occupazione umana attraverso diversi millenni fino ai giorni nostri, e si integra armoniosamente nel terreno naturale e l’ecosistema.

Il sito è composto da antichi quartieri della città di Matera e del Parco delle Chiese Rupestri che si estendono sopra la Murgia, un altopiano calcareo caratterizzato da profonde fessure di guasto, anfratti, rocce e grotte. La morfologia del territorio, caratterizzato da profonde gole (le gravine) e altipiani nudi, integrati con antiche chiese rupestri, pozzi e case coloniche, formano uno dei più suggestivi paesaggi del Mediterraneo fortificato.

Il centro storico conserva la distinzione de due distretti di Barisano e Caveoso, e comprende anche il quartiere Casalnuovo. La proprietà del patrimonio Unesco comprende i Sassi di Matera e il Parco delle Chiese Rupestri, che insieme danno le caratteristiche culturali che sono alla base del valore universale eccezionale della proprietà. Sono inclusi nel patrimonio l’antico centro urbano e l’altopiano sul lato opposto del burrone che mostrano segni di insediamenti umani per oltre 2000 anni.

I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri sono vincolati dal regolamento nazionale per la tutela e la conservazione del patrimonio culturale. Questo regolamento nazionale richiede la previa approvazione del relativo Soprintendenze degli Uffici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per qualsiasi intervento o attività che incidono la proprietà.