Patrimonio Unesco: Crespi d’Adda, la company town della Lombardia

Patrimonio Unesco: Crespi d’Adda, la company town della Lombardia

Crespi d’Adda, a Capriate San Gervasio, in Lombardia, è un esempio eccezionale di ‘company town’.

Le ‘company town’, sono città costruite Europa e Nord America dagli industriali illuminati per soddisfare le esigenze dei lavoratori. Il sito di Crespi d’Adda, nel comune lombardo di Capriate San Gervaso, è ancora straordinariamente intatto ed è in parte utilizzato per scopi industriali, anche se le condizioni economiche e sociali attuali minacciano la sua sopravvivenza.

Il villaggio industriale di Crespi d’Adda

Il villaggio di Crespi d’Adda è stato fondato da Cristoforo Benigno Crespi, per ospitare gli operai della sua fabbrica tessile e la sua forma finale è stata sviluppato dal figlio, Silvio Benigno, che aveva studiato il funzionamento dei cotonifici tedesco e inglese. Ha sviluppato la città per fornire alloggi e servizi confortevoli al fine di mantenere una forza lavoro stabile e prevenire conflitti industriali. La sua struttura è così unica da portare a eleggere il sito come patrimonio dell’Unesco.

La città rimase sotto la proprietà di una singola azienda fino al 1970. Negli anni successivi molti edifici, soprattutto case, sono stati venduti a privati. L’attività industriale è notevolmente diminuita con corrispondente spopolamento.

L’intera città è stata realizzata con una forma geometricamente regolare, attraversata dalla strada principale di Capriate. Gli stabilimenti e gli uffici erano situati su un lato di questa strada, sulla riva sinistra del fiume Adda. Le case differiscono l’una dall’altra nello stile.

I lavoratori hanno beneficiato di altri servizi oltre agli alloggi, come lavatoi, una clinica, una cooperativa di consumo, una scuola, un piccolo teatro, un centro sportivo, una casa per il sacerdote locale e una per il medico, una centrale idroelettrica che ha fornito energia gratuita.

Crespi d’Adda ha conservato gran parte della sua integrità come tutti gli aspetti della città industriale. Ciò è dovuto principalmente al fatto che la produzione in fabbrica continuò fino al 2004. Di conseguenza, gli edifici pubblici, privati e industriali sono rimasti intatti. Anche se il paese rimane intatto, il cambiamento delle condizioni economiche e sociali rappresenta una potenziale minaccia per la sua sopravvivenza. Questa minaccia potrebbe essere contenuta con un adeguato piano demografico e socio-economico.