Una leggenda metropolitana da sfatare
Paralisi dopo il piercing al trago: uno dei principali timori (del tutto infondato) che fa tentennare le appassionate di orecchini
Come si esegue il piercing al trago?
Il tragus o trago è quella piccola sporgenza cartilaginea che si protende dal viso verso il canale uditivo.
Per eseguire un foro attraverso il trago si può utilizzare una classica pistola fora lobi, ma i piercer più affidabili utilizzano la tecnica manuale dell’ago. In questo modo un professionista esperto è in grado di esercitare un controllo totale sullo strumento e sulla cartilagine da forare, assicurando una penetrazione graduale e costante.
L’utilizzo della pistola ha invece diverse controindicazioni. La prima è che il contraccolpo che segue lo sparo potrebbe provocare un urto tra la parte posteriore della pistola e la tempia di cliente che si faccia spaventare dallo sparo. Un altro fastidio non secondario è che per utilizzare la pistola, il trago deve essere trattenuto all’interno di una piccola morsa, cosa che potrebbe risultare piuttosto spiacevole.
Certo, il foro praticato con la pistola è estremamente più veloce di quello prodotto con l’ago e il dolore, per quanto più intenso, è molto più breve.
Paralisi dopo il piercing al trago
Si tratta di una delle dicerie più diffuse tra coloro che hanno forato il trago o intendono farlo. Stando a quanto si racconta, forare in maniera scorretta il trago potrebbe interferire con i nervi della parte laterale del viso compromettendone la mobilità e causando quindi una paralisi momentanea o permanente.
Questo è completamente impossibile, dal momento che attraverso il trago non passano terminazioni nervose importanti.
Altrettanto infondate sono le leggende che legano il foro attraverso il trago al pericolo di sordità o cecità .
Rischi più reali, ma legati all’esecuzione di un qualunque piercing, sono il potenziale sviluppo di infezioni e la possibile deformazione del trago a seguito di esse.
Fonte immagine di copertina: Pinterest