Pappataci: cosa sono e come comportarsi in caso di puntura

Pappataci: cosa sono e come comportarsi in caso di puntura

Che cosa sono i pappataci? Scopriamo perché e quando sono pericolosi, nonché come comportarsi in caso di puntura.

Antipatici insetti simili alle zanzare, i pappataci possono essere pericolosi sia per gli esseri umani che per gli animali. Pungono soprattutto di notte, quando possono agire indisturbati. Scopriamo come riconoscerli e per quale motivo il loro morso può essere pericoloso, nonché cosa fare in caso di puntura.

Pappataci: cosa sono?

Conosciuti anche con il nome flebotomi, i pappataci sono simili alle zanzare. Sono diffusi specialmente nei Paesi tropicali e subtropicali e nell’area mediterranea. Amano il clima caldo e umido, ma di giorno si nascondono negli ambienti più freschi che trovano, come cantine o cucce/tane di animali, perché non amano il sole. Riconoscere un pappatacio ad occhio nudo è un po’ difficile, visto che hanno una lunghezza massima di 3-4 millimetri. Se osservati al microscopio, il loro colore è un giallo molto particolare, tendente quasi al grigio. E’ bene sottolineare che, come le ‘sorelle’ zanzare, anche di questa specie di insetti è soltanto la femmina a nutrirsi di sangue, quindi a pungere umani e animali.

Come già sottolineato, la puntura dei pappataci è quasi impossibile da evitare perché agiscono di notte, quindi sono difficili da individuare. Inoltre, a differenza delle zanzare, non emettono alcun rumore e il loro morso è del tutto impercettibile. Non a caso, viene anche definito insetto di velluto.

Antizanzare

Pappataci, punture: cosa fare?

Le punture dei pappataci sono potenzialmente pericolose a causa della sostanza che rilasciano durante il morso. Si tratta di un liquido anticoagulante che induce il nostro organismo a rilasciare istamina, quindi ad attivare il sistema immunitario. Pertanto, può portare a manifestare: rossore, rigonfiamento, prurito, reazioni allergiche e febbre. Quest’ultima, nello specifico, viene definita febbre da pappataci e, generalmente, scompare in massimo 4 giorni. Insieme all’aumento della temperatura corporea, si possono avere brividi diffusi, mal di testa e dolore addominale. In casi gravi, il morso può portare a sviluppare la leishmaniosi umana, una malattia infettiva molto grave anche se raramente letale per l’uomo. Se si viene punti, quindi, la prima cosa da fare è consultare un medico che, dopo una visita, consiglierà se assumere rimedi naturali, come aloe vera o tea tree oil, oppure seguire una terapia farmacologica.

Per quanto riguarda gli animali, invece, la leishmaniosi può portare alla morte. Pertanto, è bene proteggere i nostri amici a quattro zampe con gli appositi antiparassitari disponibili in commercio. Calcolate che il cane può trasmettere la malattia anche all’uomo o ad altri animali, quindi è fondamentale proteggere e, di conseguenza, proteggersi dai pappataci.