Pamela Prati, le ex agenti citate in giudizio per il caso Caltagirone: cosa è successo

Pamela Prati, le ex agenti citate in giudizio per il caso Caltagirone: cosa è successo

Si continua a parlare del caso Mark Caltagirone, mentre le ex agenti di Pamela Prati sono state citate in giudizio: ecco perché.

Solo alcuni giorni fa, Pamela Prati raccontava al Grande Fratello Vip alcuni dettagli del caso Mark Caltagirone, il fantomatico uomo di cui le si sarebbe innamorata scoprendo, solo più tardi, di essere vittima di una truffa. Senza mai citare le sue ex agenti, Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, la showgirl del Bagaglino ha lasciato intendere fossero proprio loro le sue truffatrici. Le due, che hanno smentito via social, sono state citate in giudizio dai genitori del finto Sebastian Caltagirone,  il bambino conosciuto dalla Prati come presunto figlio dell’inesistente Mark.

Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo in tribunale

Ai tempi delle interviste rilasciate in Rai e Mediaset, Pamela Prati raccontò di aver preso in affido due bambini insieme al compagno – mai esistito – Caltagirone.

Nella casa del Grande Fratello Vip, però, la showgirl ha parlato di un bambino, Sebastian, presentato come figlio legittimo di Mark e affetto da problemi di salute. Solo in un secondo momento sarebbe arrivata Rebecca, l’altra figlia che la Prati avrebbe preso in affido insieme al fantomatico compagno.

Proprio nelle ultime ore, Fanpage rende noto che le ex agenti di Pamela Prati, Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, sono state citate in giudizio dai genitori del bambino che avrebbe interpretato Sebastian nel corso di un incontro avvenuto con la Prati.

“Al bambino e ai suoi genitori sarebbe stato fatto credere che stesse girando una fiction con tanto di copione, battute, testi, foto e video – ha fatto sapere il legale, Leonardo D’Erasmo, che assiste la famiglia – . A un certo punto di questa fiction, al minore sarebbe stato richiesto di recitare il ruolo di un bambino ammalato di tumore alla gola, di parlare con la voce roca di chi sta male”.

“Ci sarebbero degli audio di questo bambino, che all’epoca aveva 7/8 anni, al quale sarebbe stato chiesto di dire cose come ‘Mamma, sto male’ – si legge ancora sul portale di informazione – . Ci costituiremo parte civile. Una volta ottenuto l’esito della fase penale, avvieremo un’azione civile perché i genitori vogliono ottenere giustizia”.

Il fantomatico Sebastian Caltagirone, inoltre, pare sia stato sbeffeggiato dai compagni nel momento in cui è emersa la truffa di cui la Prati sarebbe stata vittima.