Il Palio di Siena si avvicina e le Contrade attirano parecchie curiosità: vediamo gli schieramenti della città e il loro ‘statuto’ interno.
Quali sono le Contrade che si sfidano al Palio di Siena? Al torneo partecipano soltanto dieci fazioni, ma in totale sono 17. Anche se a qualcuno può sembrare assurdo, ogni Contrada ha una specie di vita a sé, con punti di ritrovo e di socialità esclusivi. Vediamo i nomi dei gruppi e quali sono i loro meccanismi interni.
Palio di Siena: quali sono le Contrade della città?
Il Palio di Siena sta per entrare nel vivo e a breve si svolgerà la prima delle due tradizionali corse di cavalli. A sfidarsi saranno dieci contrade, anche se in città ce ne sono ben 17. I gruppi che partecipano al torneo vengono scelti con un’estrazione, qualche mese prima della giostra. Rievocazione storica a parte, le Contrade della cittadina toscana sono:
- Aquila
- Bruco
- Chiocciola
- Civetta
- Drago
- Giraffa
- Istrice
- Leocorno
- Lupa
- Nicchio
- Oca
- Onda
- Pantera
- Selva
- Tartuca
- Torre
- Valdimontone.
Alcune di loro sono rivali, con dissapori che affondano le radici nella notte dei tempi. Le Contrade che non hanno alcun rapporto di amicizia e solidarietà sono: Aquila / Pantera, Chiocciola / Tartuca, Civetta / Liocorno, Istrice / Lupa, Nicchio / Valdimontone e Oca, Onda / Torre. A non avere nemici, invece, sono: Bruco, Drago, Giraffa e Selva.
Palio di Siena: alla Contrada si appartiene per nascita
Ogni Contrada è gestita dal Capitano, che si occupa di tutto ciò che riguarda il Palio, e dal Priore, a cui spetta il controllo e la gestione delle varie attività che si svolgono durante l’anno. Queste figure, importantissime per ogni fazione, vengono elette ogni 2/3 anni dagli abitanti della Contrada, definiti contradaioli. Come si entra a far parte di un gruppo? Semplice, per nascita, con tanto di battesimo presso la fontana della Contrada di riferimento. Ogni fazione possiede una sede, un museo, una chiesa e un centro sociale. Adulti e bambini si allenano costantemente durante l’anno per diventare perfetti sbandieratori, tamburini o trombettieri. Le Contrade, quindi, vanno immaginate come piccole città all’interno della città stessa.