È possibile ricorrere all’ovodonazione in Italia? Vediamo chi può accedere a questa tecnica e i requisiti indispensabili per le donatrici.
Attraverso l’ovodonazione è possibile effettuare una donazione spontanea degli ovuli per metterli a disposizione di coppie che cercano di avere un bimbo. Gli ovuli verranno utilizzati nell’ambito di tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) e in particolare per la fecondazione eterologa. Vediamo come avviene l’ovodonazione e quali requisiti bisogna rispettare.
Ovodonazione: costi, come funziona e a chi è rivolta
I casi più comuni che prevedono il ricorso a questa procedura sono problemi che comportano una ridotta capacità riproduttiva, come una scarsa riserva di ovuli o patologie annesse. Anche nel caso in cui ci siano malattie genetiche (o cromosomiche) trasmissibili è possibile ricorrere a questa tecnica. Un’altra situazione che permette di far ricorso all’ovodonazione è nel caso in cui altre tecniche di PMA non abbiano dato risultati.
La donazione degli ovuli prevede delle regole da seguire per le donatrici ovvero dei requisiti da rispettare per poter donare gli ovuli. La donatrice dovrà avere tra i 20 e i 35 anni, essere in buono stato di salute e avere alle spalle una storia clinica che escluda malattie genetiche. Inoltre, ogni donatrice può effettuare donazioni per un massimo di dieci nati e le donazioni avvengono in forma anonima. Ricordiamo, infine, che in Italia la donazione è volontaria e gratuita, vale a dire che non ci sono compensi per le donatrici. Vediamo come sono cambiate le leggi nel nostro paese e cosa prevedono attualmente.
Ovodonazione in Italia
Fino a qualche anno fa nel nostro paese l’ovodonazione non era consentita proprio per via del divieto delle tecniche di procreazione medicalmente assistite se condotte sotto forma di fecondazione eterologa. Queste disposizioni erano definite all’articolo 4 della legge n°40 del 19 febbraio 2004.
Ci vollero ben 10 anni affinché, nel 2014, si poté dare via alle procedure di fecondazione eterologa grazie ad una sentenza della Corte Costituzionale. La fecondazione eterologa permette proprio di rivolgersi a un donatore esterno (sia di ovuli che di spermatozoi) in quelle circostanze definite di infertilità assoluta. Resta però confermato il divieto di accesso alla tecnica per single o coppie dello stesso sesso. Per legge, quindi, è possibile ricorrere all’ovodonazione e in genere alle PMA, solo per le coppie maggiorenni di sesso diverso, siano esse formate da coniugati o da conviventi.