Osteria Francescana di Massimo Bottura: quanto costa?

Osteria Francescana di Massimo Bottura: quanto costa?

Una cena da concedersi almeno una volta nella vita

Osteria Francescana di Massimo Bottura: quanto costa mangiare le opere d’arte dello Chef più apprezzato del mondo? Se avete intenzione di consumare un pasto completo presso il miglior ristorante del mondo, insignito tra le altre cose di ben 3 stelle Michelin, siate pronti a pagare un servizio di livello davvero altissimo.

Il Menu e i prezzi

Gli antipasti dell’Osteria comprendono cannolicchi, anguille e cinque assaggi di Parmigiano Reggiano servito a diverse consistenze raggiunte grazie a cotture particolari. Il pezzo forte è però certamente la “dolce ambrosia di foie gras” servita con un aceto balsamico vecchi di ben 45 anni. Tutti gli antipasti costano 60 euro.
I primi piatti presenti nel menu dell’Osteria Francescana vanno dal risotto in caseruola con pesce e crostacei ai ravioli di porri, al foie gras e tartufi fino alle classiche tagliatelle al ragù. Il prezzo medio di un primo piatto è di 60 euro.
Più costosi naturalmente i secondi. Il branzino accompagnato da un’insalata di alghe e salsa di radici, il maialino da latte con aceto balsamico e il curioso “bollito non bollito” costano tutti 80 euro.

Osteria Francescana di Massimo Bottura: quanto costa un Menu completo?

Oltre ad antipasti primi e secondi è possibile ordinare alla cucina anche un Menu completo a 180 euro che comprende vari assaggi di piatti compresi nel menu a la carte e altre particolarità come la Caesar Salad nella sua versione emiliana, un “beautiful, psychedelic spin painted veal, not flame grilled” che andrebbe scelto soltanto per saziare la curiosità oltre che lo stomaco.
L’abbinamento dei vini ha un costo a parte di 120 euro.
Le recensioni, tutte entusiaste, riportano una media di 250 euro a commensale comprendendo anche una bottiglia di vino.
Per prepararsi con attenzione alla scelta delle pietanze da ordinare allo chef si può visionare il bellissimo Menu dell’Osteria Francescana arricchito di bellissimi acquerelli a tema e da un’appropriatissima citazione da Proust sul potere evocativo del cibo.