Ornella Vanoni non smette mai di stupire con le sue dichiarazioni esilaranti. Ecco le ultime cose che ha svelato su Gino Paoli, Mina e altri.
Tra pochi giorni uscirà un documentario sulla vita di Ornella Vanoni, intitolato “Senza fine“ di Elisa Fuksas, un film che racconta la vita e la carriera della grande cantante. La Vanoni in quest’occasione ha raccontato qualche curiosità inedita, sempre con la sua inconfondibile verve.
Durante un’intervista con Il Corriere Roma, Ornella Vanoni parla del suo grande amore Gino Paoli, raccontando un dettaglio molto esilarante: “Suonava (male) Il cielo in una stanza. Mi dissero: è un frocio (all’epoca non si diceva gay) che scrive cagate. Gli chiesi di scrivere una canzone per me e aggiunsi: ma tu sei frocio? No. A me hanno detto che tu sei lesbica. E ridendo ci demmo il primo bacio”
La Vanoni, poi, ha risposto a una domanda sulla sua collega Mina, in particolare sul perché le donne delle sue canzoni sono rappresentate diversamente da quelle della Tigre di Cremona: “Io do voce a donne che se ne vanno, come me, se sto male con un uomo mi strappo un braccio ma non rimango. Mina è una donna che sessualmente subisce“
Ornella Vanoni si definisce non solo più una cantante, ma molto di più, per dei motivi ben precisi: “Perché sono una sopravvissuta, molti colleghi che amavo non ci sono più. Jannacci, Gaber… Ma più di tutti mi manca Lucio Dalla. Pur essendo brutto aveva un fascino estremo. E una marcia in più. Molte ragazze mi fermano: voglio diventare come lei. Intanto bisogna soffrire molto. E diventare felici. E poi lasciarsi andare. Mi diverto e cerco di far divertire gli altri. Se lei mi chiama e io sto facendo la pipì, glielo dico e la faccio aspettare. La libertà è non essere vittime del proprio successo”