Confessioni inedite di Ornella Vanoni, dal marito alla depressione. L’intervista intima che rivela dettagli inaspettati.

Ornella Vanoni, iconica cantante italiana, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha rivelato dettagli inediti sulla sua vita personale e i suoi amori.

All’età di quasi 90 anni, Vanoni non ha paura di parlare apertamente delle sue esperienze più intime, inclusi i suoi quattro grandi amori: Giorgio Strehler, Gino Paoli, Giorgio Tocchi e un avvocato veneziano. Tra questi, spicca la sua affermazione su suo marito Lucio Ardenzi: “Lui non l’ho mai amato“.

Ma scopriamo che cosa ha rivelato la cantante.

Gli amori di Ornella Vanoni: tra passione e dolore

Ornella Vanoni ha parlato con sincerità del suo primo amore, Giorgio Strehler, un legame che ha sfidato le convenzioni sociali dell’epoca. “Fu come se si fosse rotto il carapace dentro cui ero imprigionata. Pensai: voglio stare con lui” ha rivelato.

I due sono andati contro tutti perché “La borghesia considerava il teatro un luogo di peccato“. Ma a mettere fine alla storia d’amore sono stati i vizi di Strehler: “O segui il tuo uomo, o lo lasci. Se il tuo uomo tira cocaina, non puoi rimproverarlo ogni volta: o ti metti in pari, o finisce tutto” racconta.

Ornella Vanoni
Ornella Vanoni

Il rapporto con Gino Paoli è stato altrettanto tormentato, segnato da scelte difficili e rinunce personali. “Non l’ho lasciato; me ne sono andata: è diverso“, ha detto la cantante, ricordando il momento cruciale in cui decise di allontanarsi.

Sul marito, invece, rivela: “Lui non l’ho mai amato“. La cantante ha, inoltre, confessato di averlo sposato perché pensava che “Prima o poi ci si deve sposare“.

Ornella Vanoni: la lotta contro la depressione

Un altro tema toccato da Ornella Vanoni è stato quello della depressione, una condizione che ha ereditato dal padre e con cui ha lottato per gran parte della sua vita.

Grazie agli psicofarmaci, posso scivolare nella tristezza, non sprofondare nella depressione” ha confessato.

Capirò quando sarà il momento di andarmene, – continua – quando sarò inutile alla vita e la vita sarà inutile a me. Non voglio fare come mia zia, che ha vissuto fino a 107 anni: un tormento“.

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