Ornella Muti e la figlia Naike: “Meglio un po’ di marijuana che farmaci o ansiolitici”

Ornella Muti e la figlia Naike: “Meglio un po’ di marijuana che farmaci o ansiolitici”

Ornella Muti e la figlia Naike Rivelli dicono sì alla cannabis terapeutica e si schierano apertamente pro uso marijuana.

Intervista a Adnkronos per Ornella Muti e sua figlia Naike Rivelli che prendendo spunto da un servizio de Le Iene su Joe Bastianich e dalla sua apertura di un negozio in cui si può vendere legalmente marijuana a New York, si sono apertamente schierate in favore di questa situazione. Le due, allo stesso modo, hanno anche aperto un centro di informazione sulla cannabis l’’Ornella Muti & Hemp Club’.

Ornella Muti e la figlia pro cannabis

Ornella Muti

“Quando abbiamo visto il servizio de ‘Le Iene’ abbiamo detto: ‘Wow, finalmente iniziano a parlarne!’ Bastianich è un mito, gli facciamo un grande applauso”, hanno detto la Muti e sua figlia. “‘Sono quattro anni che abbiamo aperto un centro di informazione sulla cannabis, l’’Ornella Muti & Hemp Club’ finalmente ne parlano. Siamo pro America e per la Nato solo per se si devono fare le guerre? Visto che tanti artisti fanno uso di marijuana perché non si espongono anche loro parlando dell’uso della cannabis a scopo terapeutico?”.

E ancora sul tema cannabis, Naike spiega la sua posizione: “Ognuno deve poter fare ciò che vuole ma voglio precisare che sia io che la mamma siamo contro la combustione esiste un vaporizzatore che noi sponsorizziamo e che permette di inalare l’erba senza farsi venire il cancro. Chi fa uso di cannabis a uso ricreativo lo fa per calmare l’ansia e per curare l’ansia o un attacco di panico è sicuramente meglio inalare un po’ di marijuana che prendere farmaci come lo Xanax o altri ansiolitici che hanno invece un sacco di effetti collaterali”.

La Muti ha anche aggiunto in tema cure: “Sono pochissimi i medici in Italia che ti prescrivono la Cannabis. Negli Stati Uniti la usano anche persone sulla sedia a rotelle, con l’Alzheimer e tanti anziani per curarsi. Se noi avessimo avuto informazioni adatte e medici propensi a darci una mano con la cannabis avremmo potuto gestire la senilità e il tumore di mia madre che aveva 93 anni in maniera migliore. Avrebbe sicuramente sofferto di meno”.

“Il vero problema è che esiste un mondo di informazioni sulla cannabis che in Italia viene tenuto nascosto, ora grazie a ‘Le Iene’ finalmente inizia a venire fuori”.

Di seguito anche il post Instagram condiviso da Naike sul servizio de Le Iene:

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