Omicron, in India è arrivata la nuova variante Arturo: cosa rischia l’Italia?

Omicron, in India è arrivata la nuova variante Arturo: cosa rischia l’Italia?

Omicron ha una nuova variante, già ribattezzata Arturo: per il momento dilaga in India, ma cosa accadrà in Italia? Parlano i virologi.

L’India sta facendo i conti con una nuova variante di Omicron, ribattezzata Arturo. I casi stanno aumentando di giorno in giorno, per cui si teme un’altra ondata di Covid anche nel resto del mondo, Italia compresa. Vediamo cosa dicono i virologi in merito.

Omicron: in India dilaga la nuova variante Arturo

Secondo l’Indian SARS-CoV-2 Genomics Consortium (INSACOG), in India stanno aumentando notevolmente i contagi della nuova variante Omicron. E’ stata ribattezzata Arturo e, in sole 24 ore, ha colpito 1590 persone. Stando a quanto sostiene l’agenzia britannica Ukhsa (Uk Health Security Agency) si tratta di un lignaggio con tre mutazioni aggiuntive di Spike, già diffuso in altre parti del mondo: dalla Cina al Canada, passando per il Regno Unito. Pertanto, non è soltanto l’India ad essere interessata.

Come avvenuto con le altre varianti Omicron, anche Arturo è in grado di aggirare la copertura vaccinale. Quindi, è particolarmente contagiosa. E’ per questo che agli indiani, anche se completamente vaccinati, è stato chiesto di prestare attenzione e seguire le norme anti contagio che ormai tutti conosciamo a memoria.

Omicron, variante Arturo: cosa accadrà in Italia?

Considerando che la nuova variante di Omicron sta dilagando, la domanda sorge spontanea: in Italia dobbiamo aspettarci una nuova ondata? Secondo la maggior parte dei virologi, non c’è motivo di preoccuparsi: Arturo, anche se dovesse arrivare, sarà facilmente debellato. Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha dichiarato: “La nuova variante Arturo è un argomento per scienziati da social o da bar. Nessuna variante Omicron ha finora aumentato patogenicità o gravità del Covid. Non lo sta facendo e non lo farà nemmeno Arturo“. D’accordo con lui è Massimo Ciccozzi, responsabile Unità di statistica medica ed epidemiologia della Facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma: “La variante Arturo la stiamo studiando, ma quello che sta succedendo in India con un aumento dei casi, da noi non accadrà. I dati sui contagi e sulle vaccinazioni che arrivano da quel paese, ricordiamolo, sono parziali. Un nuova variante può fare un piccolo picco ma non farà gli stessi danni in Europa rispetto all’India. Non credo ci possa impensierire“.

Di diverso parere è Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano: “Ennesima conferma dell’instabilità notevole del virus. Una caratteristica per certi versi perfida, che ha permesso al Covid di fare quello che ha fatto e che, temo, ancora continuerà a fare: creare nuove varianti in grado di schivare l’immunità e di mantenere alta la circolazione virale“.