Dopo essere tornato in libertà, Rudy Guede parla del delitto di Meredith Kercher, affermando che all’epoca avrebbe solo voluto salvarla.
Dopo aver scontato 13 anni in carcere, Rudy Guede è ora in libertà e continua a proclamarsi innocente per ciò che avvenne quella sera del 2007 a Perugia, quando la giovane studentessa Meredith Kercher perse la vita.
In un intervista al The Sun, Rudy Guede ha affermato di sapere tutta la verità ma di essere innocente: “La prima cosa che voglio dire è rivolta alla famiglia Kercher, su quanto sia dispiaciuto per la loro perdita. Ho scritto loro una lettera per spiegare quanto sia dispiaciuto, ma è troppo tardi per chiedere scusa di non aver fatto abbastanza per salvare Meredith. Il tribunale ha accettato il fatto che ho cercato di salvarla tamponando le ferite con degli asciugamani. Il tribunale mi ha condannato per complicità nell’omicidio perché c’era lì il mio Dna, ma i documenti (processuali) dicono che vi erano altre persone e che non sono stato io a infliggere le ferite fatali.”
Il giornalista che ha effettuato l’intervista gli ha chiesto se riferisce ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito, entrambi assolti dall’accusa di omicidio: “Voglio dire solo che lei dovrebbe leggere i documenti. Come ho già detto, (i documenti) affermano che c’erano altri e che non ho inflitto le ferite. Io so la verità e anche lei la sa”
Rudy Guede, fino ad ora, è stata l’unica persona condannata di omicidio per il delitto Meredith Kercher e il fratello della studentessa britannica, Lyle, ha brevemente commentato la sua scarcerazione. “Sapevamo che questo giorno sarebbe venuto, ma il fatto che sia arrivato all’improvviso e senza che fossimo avvertiti ci ha colto alla sprovvista”
Il delitto di Perugia del 2007, cosa successe
Meredith Kercher, 21 anni, era una studentessa inglese in Italia, che si trovava qui tramite il progetto Erasmus a Perugia. Il 1° novembre 2007 venne ritrovata morta con la gola tagliata, nella sua stessa camera da letto.
I primi ad essere sospettati del delitto sono stati Amanda Knox, coinquilina di Meredith, e Raffaele Sollecito, fidanzato della defunta. Poi, è entrato in scena Rudy Guede, unico poi a essere condannato per complicità di omicidio, in quanto sulla scena del delitto è stato ritrovato il suo DNA.
Dopo una lunga e complicata vicenda giudiziaria, infatti, Raffaele e Amanda sono stati assolti, in applicazione del principio dell’oltre ragionevole dubbio.