Lutto nel mondo della cultura italiano: è morto Oliviero Toscani, l’uomo che ha rivoluzionato la fotografia. Aveva l’amiloidosi.
Oliviero Toscani, fotografo creativo che ha saputo rivoluzionare l’universo delle immagini, è morto lasciando un grande vuoto nel cuore di quanti lo amavano. Da tempo affetto da una patologia incurabile, l’amiloidosi, verrà ricordato per sempre per alcuni suoi scatti che sono passati alla storia, come quello che immortalava il bacio tra una suora e un prete.
Oliviero Toscani è morto: aveva l’amiloidosi
Classe 1942, Oliviero Toscani è morto circondato dall’affetto dei suoi cari. Dal mese di giugno 2023, il fotografo combatteva contro una malattia incurabile, l’amiloidosi. “In pratica le proteine si depositano su certi punti vitali e bloccano il corpo. E si muore. Non c’è cura“, ha raccontato nel corso di un’intervista al Corriere della Sera durante l’estate del 2024.
L’amiloidosi è caratterizzata da un accumulo di proteine anomale all’interno dei tessuti, con una particolare attenzione e maggiore incidenza negli organi vitali. Nel caso di Oliviero, la patologia ha colpito il cuore. Ad un anno dalla diagnosi, Toscani aveva già perso 40 chili e si diceva pronto alla morte. Aveva perfino lasciato disposizioni per il suo ultimo saluto:
“Non voglio un funerale. Mi portino a bruciare e via. Sono sempre stato laico, neppure i miei figli ho battezzato. Vivere vuol dire anche morire, eppure nessuno parla della morte. Si vive come imbrogliandosi, perdendo tempo“.
Oliviero Toscani: le sue foto più chiacchierate
Dopo aver studiato fotografia e grafica all’Università Delle Arti di Zurigo, Oliviero Toscani ha dato il via alla sua carriera. Conosciuto in tutto il mondo grazie ai suoi scatti innovativi e spesso provocatori, viene ricordato soprattutto per alcune foto che, in un modo o nell’altro, hanno fatto scandalo: dal bacio tra un prete e una suora al corpo di una donna consumata dall’anoressia, passando per i volti dei condannati a morte.
In oltre sessant’anni di carriera, è riuscito a dedicarsi agli argomenti più disparati. Eppure, il fotografo ha sempre sottolineato di non voler essere ricordato per una foto in particolare, ma “per l’insieme, per l’impegno. Non è un’immagine che ti fa la storia, è una scelta etica, estetica, politica da fare con il proprio lavoro”.