Tecnica della microvibrazione compressiva contro cellulite, ecco ogni quanto farla
La microvibrazione compressiva contro cellulite è una delle tecniche estetiche e curative più note e diffuse e sta diventando un vero must per Vip, celebrità e donne comuni. La cellulite, infatti, è un problema trasversale che attanaglia la maggior parte delle donne e non risparmia vittime nemmeno tra le bellissime del mondo dello spettacolo e dello star system. In voga da un paio d’anni, la microvibrazione compressiva contro gli inestetismi e gli accumuli adiposi si sta rivelando una delle tecniche nuove più efficienti ed efficaci per combattere la cellulite. A differenza delle tecniche estetiche tradizionali basati sulla vacuumterapia (ossia sulla aspirazione dei tessuti), la microvibrazione compressiva utilizza un rullo con delle sfere rotanti che comprimono i distretti cellulitici, comprimendoli in modo simile al linfodrenaggio manuale ma con una potenza nettamente superiore. Il rullo vibrante viene passato più volte lungo tutta la lunghezza della gamba, dai piedi sino all’inguine. Le microvibrazioni riattivano il microcircolo, favoriscono la circolazione venosa e linfatica, aumentano l’ossigenazione dei tessuti, contrastano gli inestetismi cutanei e tonificano la pelle. Ma Ogni quanto fare microvibrazione compressiva contro cellulite? Per essere efficace, questa tecnica va eseguita per almeno dieci sedute di 50 minuti l’una e i trattamenti vanno fatti due volte alla settimana. Dopo una fase d’urto iniziale, si può proseguire con sedute di mantenimento al ritmo di una alla settimana.