Tantissimi gesti che prima erano naturali non lo saranno più, anche con l’arrivo del vaccino. Quali sono (o saranno) le nuove abitudini post Covid?
Stanno arrivando (o sono già arrivate) nuove abitudini post Covid: come il salutarsi con il gomito, non dividersi più il cibo o leggere il menù dal telefonino. Piccole cose che facevano parte della nostra quotidianità sono scomparse per paura del contagio e tante altre sono entrate a far parte dei gesti e azioni di tutti i giorni. Abitudini che potrebbero rimanere tali per sempre oppure scomparire insieme al Coronavirus. Ma quali sono? Scopriamole!
Nuove abitudini dopo il virus: cosa faremo e non faremo più
– Chiedere il menù. Il gesto spontaneo di chiedere il menù al tavolo non sarà più necessario e molto probabilmente scomparirà per sempre nei ristoranti, osterie e pizzerie di tutto il Paese. Per molti inquadrare un innovativo QRCode al tavolo sta diventando un gesto istintivo e spontaneo e indispensabile per cancellare il rischio di contagiarsi. Inoltre il prezzo e la semplicità di modificare un file digitale sembra molto più economico rispetto alle innumerevoli stampe cartacee alle quali va incontro ogni anno (e a ogni cambio di proposta gastronomica) un ristoratore.
– Mangiarsi le unghie. Una cosa buona il Covid sembra averla fatta con le abitudini sbagliate, come mangiarsi unghie e pellicine delle mani. Chi soffriva di questo “disturbo” prima del lockdown ha imparato o sta imparando a smettere, in alternativa il rischio di contagio sembra davvero troppo alto. Una volta eliminata questa cattiva abitudine ricaderci non dovrebbe essere più così semplice e poi, la lezione data dal virus, potrebbe bastare per abbandonare il desiderio di “abbuffarsi”.
– Portare la mascherina. Ecco una nuova abitudine post Covid che difficilmente scomparirà presto. La mascherina, chirurgica, di stoffa, fantasia o FFP2, è diventata un compagno fedele durante tutte le uscite per sentirsi più protetti. La mascherina è una delle prime cose che si controlla prima di andare al lavoro o a cena fuori, oramai paragonabile a un portafoglio o alle chiavi della macchina.
– Lavarsi le mani. Un’abitudine igienica che doveva già essere presente nel bagaglio educativo di tutti è il lavarsi le mani più volte durante il giorno. Lavarsi le mani quando si rientra a casa o prima di mangiare sembra ora entrato davvero in testa anche ai più pigri: è una nuova abitudine che, ci si augura, non verrà più dimenticata.
– Stringersi sui mezzi. Cercare quel piccolo spazio sulla metro o nel tram era la routine nelle grandi città per non perdere neanche un minuto e riuscire ad arrivare al lavoro nel più breve tempo possibile. Ora affollare i mezzi non sembra essere più un’azione saggia e anche i giovani lo stanno imparando.
– Mettere la penna in bocca. Salutiamo un’altra cattiva abitudine come mordicchiare il tappo della penna o il fondo di una matita per sfogare il nervosismo o cercare di concentrarsi durante un lavoro difficile. Mettere la penna in bocca non andava bene prima e di certo anche adesso è meglio da evitare (Covid o non Covid).
– I saluti. I baci sulle guance e gli abbracci calorosi tra amici (e non congiunti) sembrano ormai un ricordo lontano e destinato a rimanere tale ancora per molto tempo. Il contatto così ravvicinato (come lo stringersi la mano) è sconsigliato sin dal lockdown, per evitare che occhi, naso e bocca possano venire in contatto con le goccioline della respirazione, dette anche droplet, di soggetti infetti. La nuova abitudine a cui molti fanno il verso? Il saluto con i gomiti.
– Dividere il cibo con gli amici. Quante volte durante la cena o un pranzo in compagnia un collega o un amico vi ha chiesto di poter assaggiare una forchettata del vostro primo o un pezzo di carne? Purtroppo questa abitudine di condivisione è molto pericolosa in tempi di Covid ed è stata eliminata facilmente per evitare il rischio di contagio. Cosa succederà dopo il virus? Purtroppo è una domanda che potrebbe non avere risposta ancora per parecchio tempo.