Novità sul caso Ziliani: i comportamenti insoliti delle figlie

Novità sul caso Ziliani: i comportamenti insoliti delle figlie

Emerge lentamente la verità sull’omicidio di Laura Ziliani dai verbali del trio criminale. Nel frattempo le figlie assassine adottano comportamenti singolari.

Le sorelle assassine, Silvia e Paola Zani, colpevoli dell’omicidio della madre Laura Ziliani, avrebbero avuto un drastico cambio di comportamento. I vicini di casa definiscono i comportamenti delle due sorelle come inediti e bizzarri. Le ragazze sarebbero state viste saltellare per il Paese e ridere da sole. Prima, osservano gli abitanti di Temù, Silvia e Paola Zani erano persone tranquille e riservate.

“La carta dell’infermità mentale non la possono giocare,” commenta la criminologa Roberta Bruzzone “questo è stato un delitto chiaramente pianificato”.

Il video testimone

Un testimone ha mostrato un video in cui si vede Silvia Zani, la primogenita, mentre sul balcone di casa parla da sola e vaneggia. Questo è accaduto curiosamente pochi giorni prima dell’arresto.

Poche settimane prima Silvia Zani era stata ricoverata nel reparto di psichiatria degli Ospedali Civili di Brescia. In passato Silvia avrebbe compiuto atti di autolesionismo, si faceva dei tagli sulle braccia a scuola.

Potrebbe trattarsi di una strategia per ottenere una perizia psichiatrica?

Il movente alla base dell’omicidio potrebbe essere stato la scoperta, da parte di Silvia e Paola, della decisione della madre Laura Ziliani di lasciare la casa di famiglia alla figlia disabile, Lucia, considerata più fragile.

I vicini, prima della scomparsa di Laura Ziliani, avrebbero udito urla e litigi all’interno della casa di via Ballardini a Temù, nella notte del 17 aprile. Laura Ziliani sarebbe stata narcotizzata e soffocata nella notte tra il 7 e l’8 maggio, secondo l’accusa.