Non ho l’età?, la campagna di QVC per combattere l’ageism: 6 donne su 10 si sentono dire che sono troppo vecchie o giovani

Non ho l’età?, la campagna di QVC per combattere l’ageism: 6 donne su 10 si sentono dire che sono troppo vecchie o giovani

Non ho l’età? è la campagna lanciata da QVC per combattere l’ageism: oggi 6 donne su 10 si sentono dire che sono troppo vecchie o giovani.

Nel 2023, 6 donne su 10 si sentono dire che sono troppo vecchie o troppo giovani. E’ per combattere pregiudizi di questo tipo che QVC ha lanciato la campagna Non ho l’età?. Contrastare l’ageism è fondamentale perché i preconcetti che abbracciano sesso, età e genere devono essere abbattuti il prima possibile: tutti hanno diritto ad essere se stessi.

Non ho l’età?: la campagna di QVC per combattere l’ageism

Secondo uno studio condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2020, in Europa il 60% delle persone sono vittime del pregiudizio legato all’età. In gergo tecnico si chiama ageism, termine coniato dal geriatra Robert Butler nel 1969, e indica i preconcetti che un gruppo di soggetti appartenenti alla stessa fascia d’età ha nei riguardi di altri gruppi di età. Con il trascorrere degli anni, la parola è andata ad abbracciare anche le disparità di genere. E’ proprio per combattere i pregiudizi di ogni genere, i tabù e i limiti imposti dalla società che QVC ha lanciato la campagna Non ho l’età?.

L’azienda ha scelto come testimonial Carlotta Delicato, chef di 29 anni perché l’ageism può colpire anche persone giovanissime. Vincitrice del programma televisivo Hell’s Kitchen e titolare di ristorante situato in un piccolo borgo in Lazio, Carlotta ha dichiarato: “Sono onorata di essere testimonial della campagna ‘Non ho l’età?’ perché è importante lanciare dei messaggi molto chiari alle donne più giovani. Non è semplice inseguire i propri sogni, ma la forza arriva soprattutto dalla chiarezza dei propri obiettivi. È allora che nulla ci può fermare. Come donne dobbiamo credere di più in noi stesse e nella nostra forza così da combattere i pregiudizi che ancora esistono. Non è vero che dobbiamo scegliere tra famiglia e sogni: possiamo fare bene tutto senza dover rinunciare all’una o all’altra cosa“.

Ageism: una battaglia necessaria, ma ancora lunga

Anche se siamo nel 2023, la battaglia contro l’ageism si prospetta ancora molto lunga. I pregiudizi sono duri a morire ed è capitato a tutti sentirsi dire frasi come: “sei troppo giovane” o “sei troppo vecchio/a“. Nessuno dovrebbe essere discriminato per un fattore sessuale, anagrafico o razziale. Chi dice che una donna non può essere modella a 57 anni? Valeria Sechi, anche lei volto della campagna Non ho l’età?, ha dichiarato: “Modella alla tua età? Mi hanno spesso fatto questa domanda che ha il sapore amaro del giudizio. Come se volessero far percepire l’inadeguatezza della mia scelta. Come se esistesse un regolamento che stabilisce cosa è corretto fare e cosa no in base alla propria carta di identità. Come se noi, in quanto persone, non esistessimo. E invece non è così. Esistiamo e il nostro benessere ha valore così come lo hanno le nostre scelte e le nostre ambizioni“.