L’infanzia difficile di Nikita Pelizon e il matrimonio organizzato che l’ha allontanata da casa a soli 16 anni: il racconto al Gf Vip.
Nikita Pelizon aveva parlato dell’infanzia e adolescenza difficili rivelando di aver tentato il suicidio quando aveva solo 16 anni. La modella, che è cresciuta in una famiglia di Testimoni di Geova, ha ammesso di aver vissuto in maniera problematica l’attaccamento dei genitori alla religione e di non essere mai riuscita a sopportare le imposizioni derivanti dal loro credo. La necessità di scappare da casa, infatti, è nata proprio da questo e dall’obbligo di un matrimonio combinato quando era poco più che adolescente.
Nikita Pelizon, la fuga da casa a 16 anni
“Non ho permesso alla paura di vincere, non ho permesso al timore dei miei genitori di prevalere. Non sono mai stata una bambina come le altre perché andavo in giro per le case a predicare la parola di Dio e questa cosa non mi piaceva – ha ricordato lei – . Mi dicevano che era la sola religione possibile e parlavano di umiltà ma io non sentivo umiltà”.
“Sono cresciuta con la bibbia davanti ma non potevo festeggiare il Natale o il mio compleanno. Anche quando era il compleanno degli altri bambini io dovevo stare fuori dalla porta. Non potevo neanche stare con gli altri bambini fuori dall’orario scolastico”, ha continuato a raccontare Nikita che ha deciso di allontanarsi dalla madre e dal padre.
Dopo la fuga del fratello da casa, la Pelizzon ha sofferto la solitudine e, poco più tardi, anche lei ha preso la stessa decisione. “Mi sono trovata da sola e ho deciso anche io di andarmene a 16 anni quando avrei dovuto sposarmi, ma non ce l’ho fatta – ha svelato lei – . Sono scappata […] La polizia, però, mi ha portato subito a casa e da lì ho iniziato a mantenermi da sola”.
Da ragazzina Nikita si divideva tra lavoro al bar, ripetizioni e baby sitter per mettere da parte un po’ di soldi. “Avevo il sogno di fare la modella e a 18 anni ho iniziato ad andare in giro per l’Italia a fare foto e da lì i genitori mi cacciarono di casa – ha ricordato ancora – . Non sapevo dove andare, ho pianto per 4 ore e poi ho guardato il cielo e mi sono detta: ‘sei libera’”.